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Come recuperare crediti da clienti

Scopri come recuperare crediti da clienti senza aspettare la mossa del debitore

Come recuperare crediti da clienti: ti confesso che questa è una delle domande che ricevo più spesso durante le consulenze telefoniche.

Qualsiasi sia il settore in cui tu operi, probabilmente ti sarà capitato di dover affrontare un caso simile.

Il tuo cliente non ha pagato il tuo lavoro e adesso devi cercare di recuperare i soldi che ti deve.

Il classico problema…

In molti altri articoli ho già spiegato quali sono le cose più importanti da fare nel caso in cui tu abbia dei crediti insoluti.

Se devi ricevere il pagamento da parte del tuo cliente, avrai verificato che non sempre è sufficiente l’invio di una diffida o pec: il debitore spesso rimane indifferente e continua ad ignorare le tue richieste.

In questi casi c’è solo un rimedio: rivolgerti ad un professionista del recupero.

Ma oggi voglio suggerirti uno strumento alternativo.

Una nuova soluzione…

In questo articolo voglio parlarti di una nuova soluzione che ti spiegherà come recuperare crediti da clienti.

L’unico modo che ti permetterà di evitare un insoluto è quello di attuare un strategia di prevenzione durante la fase di contrattazione con il tuo cliente.

Se seguirai questi 4 consigli potrai ridurre al minimo il rischio di insolvenza e verificherai in tempo reale la serietà e la solidità economica della tua controparte.


Come recuperare crediti da clienti: i 4 consigli per evitare insoluti.

Stipula un contratto: prevenire è meglio che curare

Il primo passo che dovrai compiere è quello di stipulare un contratto con il tuo cliente.

Ti sembrerà scontato, ma molti imprenditori non hanno l’abitudine di far firmare un contratto al cliente.

Non sai come scrivere un contratto in modo corretto? Forse questo articolo può aiutarti.

Un contratto scritto in modo corretto riduce moltissimo il rischio di mancato pagamento.

Sfruttando i dati raccolti nell’ultimo anno dal nostro studio legale, è emerso che quando il credito è fondato su un contratto scritto in modo corretto, le probabilità di recupero aumentano e si aggirano attorno al 73%.

Senza contratto è tutto più difficile e soprattutto i tempi di recupero aumentano notevolmente in caso di contenzioso giudiziario.

Un contratto sottoscritto dal debitore, invece, ti permette di ottenere molti vantaggi in sede giudiziale.


Definisci in modo dettagliato come va eseguito il lavoro

Una delle scuse principali utilizzate dai debitori per non pagare, è quella di contestare il lavoro eseguito dal professionista.

A volte capita che il cliente contesti il tuo lavoro, affermando che la tua prestazione non è conforme alle sue istruzioni.

Probabilmente sta mentendo per cercare di non pagare, ma il punto è un altro.

Come fai a dimostrare che sta mentendo?

Se non hai un contratto che descrive in modo dettagliato come doveva essere effettuato il tuo lavoro, non potrai dimostrare che hai eseguito le direttive del cliente.

In una causa giudiziale potresti ricorrere alla prova per testi o produrre le mail del tuo cliente; in entrambi i casi i tempi di recupero si allungano.

Al contrario se descrivi nel contratto come e cosa dovrai fare, sarà molto difficile per il cliente contestare il tuo lavoro.

In questo modo potrai dimostrare in qualsiasi momento davanti ad un Giudice (esibendo il contratto firmato dal cliente) che entrambe le parti si erano accordate in modo preciso su come andava effettuato il lavoro.


Richiedi un anticipo prima di cominciare il lavoro

Vuoi mettere alla prova il tuo cliente per verificare se puoi fidarti di lui?

Chiedi un anticipo prima di cominciare il tuo lavoro; in questo modo imporrai una scelta al tuo cliente.

Se ti sceglie e se vuole sfruttare le tue abilità dovrà pagare una somma anticipata.

Ti assicuro che grazie a questo rimedio verificherai immediatamente se la tua controparte è affidabile, e ti libererai di tutti quei clienti che possono trasformarsi in debitori.

D’altronde perché un cliente dovrebbe rifiutarsi di versare un acconto al professionista che ha scelto?

Se la tua controparte rifiuta di versare l’acconto iniziale, hai già un importante indizio su quello che potrà accadere dopo.


Fissa dei termini di pagamento intermedi

Dopo aver firmato il contratto, e dopo aver stabilito come dovrà essere eseguito il lavoro, ti consiglio di concordare con il cliente dei termini di pagamento intermedi.

Mi spiego meglio.

Se devi realizzare un sito web potresti concordare dei termini di pagamento intermedi, chiedendo al tuo cliente di pagare l’intero importo in 3 rate.

Fin qui tutto semplice: si tratta di un pagamento dilazionato.

Ma quello che ti suggerisco è diverso: una volta che avrai fissato le date dei 3 pagamenti, organizza il tuo lavoro in obiettivi intermedi.

Se raggiungi il primo obiettivo allora il cliente deve pagare la prima rata: se non ti paga la prima rata, tu sospendi immediatamente il lavoro.

Se invece il cliente paga la prima rata allora tu potrai cominciare con il secondo obiettivo di lavoro. Continua così fino a quando avrai terminato gli obiettivi.

In questo modo non sarai costretto a svolgere l’intero lavoro, rischiando persino di non venire pagato.

Così potrai limitare i danni, eseguendo soltanto una parte dell’incarico.

Se il cliente non paga non sarai tenuto a proseguire la tua attività.

Ti faccio un esempio pratico.

Devi realizzare un sito web: organizza il lavoro in step intermedi.

STEP 1: Pubblicazione della home page;

STEP 2: Pubblicazione delle pagine del sito;

STEP 3: Inserimento dei testi.

Ad ogni step fissa il pagamento del tuo lavoro, così se il cliente non ti paga al primo step, puoi interrompere il lavoro e limitare le tue perdite.


Sei giunto al termine di questo articolo. Eccoti un breve riepilogo:

Come recuperare crediti da clienti: quali sono i consigli per evitare insoluti?

  1. Stipula un contratto: prevenire è meglio che curare;
  2. Definisci in modo dettagliato come va eseguito il lavoro;
  3. Richiedi un anticipo prima di cominciare il lavoro;
  4. Fissa dei termini di pagamento intermedi.

Leggi il riepilogo cliccando sulla 1° infografica qui sotto

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Come recuperare crediti da clienti

Come recuperare crediti da clienti: 4 consigli per evitare insoluti


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Come recuperare crediti da clienti: i consigli per prevenire insoluti

Come recuperare crediti da clienti: i consigli per prevenire insoluti


Hai bisogno di un chiarimento?

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Tino Crisafulli ➜ avvocato e Founder di RecuperoLegale.it

Consulenze per il tuo business • Recupero crediti • Contratti • GDPR

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Scopri come preparare un contratto con il cliente in modo corretto rispettando tutto quello che prevede la legge

Preparare il contratto con il cliente è una delle attività più importati per proteggere il tuo credito e per scongiurare il rischio di un mancato pagamento.

Non tutti gli imprenditori hanno l’abitudine di stipulare un contratto con il cliente prima di svolgere il lavoro.

Tuttavia è sempre consigliato predisporre un documento scritto con la tua controparte per definire le modalità di lavoro e stabilire i termini essenziali dell’accordo.

La presenza di un contratto sottoscritto dal debitore ti permetterà di avere un grosso vantaggio nel caso in cui dovesse sorgere una controversia.

Nel caso di contestazione della tua prestazione la presenza del contratto potrebbe smontare tutte le eccezioni della controparte e potrebbe velocizzare il pagamento del tuo lavoro.

Nell’ambito della prevenzione dei crediti insoluti, predisporre il contratto con il cliente in modo corretto è una delle attività più importanti.

Ma come è possibile predisporre un contratto senza commettere errori?

Non tutti i professionisti sono abbastanza preparati per scrivere un contratto con il cliente in modo corretto.

Bisogna conoscere le principali norme del codice civile e sapere introdurre (nelle parti giuste) delle clausole contrattuali che possano tutelare maggiormente il tuo lavoro.

Se hai bisogno di una guida che ti indichi come preparare un contratto con il cliente questo articolo può aiutarti.

Ti indicherò quali sono le parti più importanti che non devono mancare nel tuo contratto e ti fornirò alcuni consigli utili per migliorare l’efficacia dei documenti che abitualmente fai firmare ai clienti.


Contratto: gli elementi essenziali previsti dalla legge

L’art. 1325 del codice civile indica gli elementi essenziali che devono essere presenti in un contratto:

  1. l’accordo delle parti;
  2. la causa;
  3. l’oggetto;
  4. la forma.

Analizziamoli uno per uno.


L’accordo delle parti

Quando stipuli un contratto con il cliente è necessario che il documento che firmerai dimostri che le due parti si sono accordate sul suo contenuto.

Il contratto si conclude quando chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell’accettazione dell’altra parte (art. 1326 del codice civile).

Per spiegarci meglio: la proposta del contratto proviene dal professionista che deve vendere un bene o un servizio.

Pertanto se tu stai vendendo un prodotto o devi realizzare un servizio, sarai tu che formulerai la proposta al tuo cliente e sarai qualificato come “proponente”.

In cosa consiste la proposta?

La proposta consiste nella vendita del bene o del servizio ad un determinato prezzo.

Ti faccio un esempio pratico: se devi realizzare un sito web per un cliente, allora la proposta di contratto sarà quella in cui proponi la realizzazione del sito web per la somma di € 1.000.

Se il cliente accetta questa proposta allora il contratto si perfeziona.


La causa

Quando si parla di causa del contratto non si intende il motivo per cui si raggiunge un accordo con il cliente, ma si intende la cosidetta “funzione economica e sociale”.

Il tema della “causa del contratto” è uno dei più discussi dagli studiosi di diritto.

Non preoccuparti non ti annoierò elencandoti tutte le principali teorie e definizioni della causa del contratto (forse un articolo non basterebbe) ma mi limiterò a spiegarti in modo ancora più semplice il concetto.

La causa del contratto non è altro che la “ragione concreta dell’atto idonea a giustificare lo spostamento di beni e valori”.

In altre parole la causa di un contratto di vendita è lo scopo che attraverso questo mezzo si vuole perseguire: e cioè la vendita di un bene.

Mi rendo conto che è un concetto un po’ astratto, ma limitati a ricordarti una cosa importante.

Quando predisponi un contratto cerca di indicare in modo chiaro quale sarà lo scopo delle parti.

Il professionista vende un bene o eroga un servizio, ed il cliente pagherà del denaro.

Questa è la causa del contratto.


L’oggetto

L’oggetto del contratto deve essere inteso come il bene concreto in funzione del quale si sta svolgendo l’operazione economica del contratto.

In parole semplici: se stai vendendo un computer ad un cliente, l’oggetto del contratto sarà:

  • il computer;
  • il trasferimento della proprietà del computer al tuo cliente.

Questo vale anche per la vendita di un servizio: se stai realizzando un sito web per un cliente, l’oggetto del contratto sarà:

  • la realizzazione del sito web;
  • l’attribuzione della proprietà del sito web al tuo cliente.

Ricorda che l’oggetto del contratto deve essere: lecito, possibile, determinato.


La forma

Per forma del contratto si intende il modo in cui viene manifestata la volontà delle parti.

La legge italiana non impone dei vincoli assoluti sulla forma dei contratti; nel nostro ordimento giuridico esiste il principio di “libertà di forma”.

Solo in alcuni casi (come per la vendita di immobili) la legge richiede espressamente che il contratto sia redatto in forma scritta a pena di nullità dell’atto.

In parole più semplici: quando vuoi trasferire la proprietà di una casa ad un terzo, se il contratto di vendita non viene realizzato nella forma scritta allora sarà nullo.

La libertà di forma… cosa fare?

Il fatto che il nostro ordinamento consenta la libertà di forma non significa che non devi stare attento quando stipuli un contratto con il cliente.

Anche se la legge non richiede sempre la forma scritta, in ogni transazione che concludi ti consiglio di preparare un contratto scritto facendo apporre la firma alla tua controparte.


Dopo averti spiegato quali sono gli elementi fondamentali di un contratto, adesso ti spiegherò in modo pratico e senza nessun concetto teorico come devi strutturare il documento da far firmare al tuo cliente.

Disclaimer: questa è solo una guida indicativa e non può contenere tutte le variabili e tutte le regole da seguire quando stipulerai una transazione con il tuo cliente.

Ogni transazione è diversa e richiede una struttura contrattuale diversa.

Se devi stipulare un contratto con il cliente e hai alcuni dubbi non fidarti troppo di questa guida, ma rivolgiti ad un legale.


STRUTTURA DEL CONTRATTO

Contratto con il cliente: le parti più importanti

Contratto con il cliente: le parti più importanti

Parte 1: l’intestazione ed il nome dell’atto

In cima al documento inserisci l’intestazione del contratto (il tuo logo o la tua ragione sociale) e dopo inserisci il nome dell’atto cioè: “contratto di vendita” (se stai vendendo un bene), “contratto di consulenza” (se stai fornendo una consulenza).

Se non sai quale nome dare all’atto inserisci solo la scritta “contratto”.


Parte 2: la descrizione dei contraenti

Subito dopo l’intestazione ed il nome dell’atto inserisci il nome, il cognome e il codice fiscale delle parti coinvolte nel contratto e precisamente: tu (il professionista), ed il cliente.

Se il tuo cliente è una società accerta con precisione che la persona fisica che firmerà il contratto è munito dei poteri di firma e riveste la qualità di rappresentante legale.


Parte 3: l’oggetto del contratto

Dopo aver identificato le parti coinvolte nella transazione, dovrai inserire l’oggetto del contratto cioè il bene od il servizio che dovrai vendere al cliente.

Ti faccio un esempio concreto.

Se devi realizzare un sito web dovrai scrivere: “il sig. Tizio (inserisci il nome del professionista che realizzerà il sito) si impegna a realizzare un sito web in favore del sig. Caio (inserisci il nome del cliente)“.

Ricorda una cosa importante: quando stai vendendo un bene o un servizio descrivi in questa parte come deve essere eseguita la tua prestazione.

Esempio: “Il sito web dovrà essere realizzato con il software WordPress (o altro) e conterrà n. 7 pagine”.

Specifica chi scriverà i testi e chi sceglierà le immagini.

Insomma inserisci tutte le parti più importanti del progetto: non descrivere COME farai il sito, ma COSA farai nel sito.

Questa parte del contratto è molto importante e potrebbe evitare di far sorgere delle contestazioni in caso di mancato pagamento.

Clausole di responsabilità

In questa sezione (parte 3) possono essere inserire anche le clausole relative alla responsabilità delle due parti.

Il tema della responsabilità contrattuale è molto delicato e ti consiglio di prestare molta attenzione sull’inserimento di una clausola di questo tipo.

Su questo argomento non posso darti dei consigli troppo dettagliati.

Ogni professione prevede delle responsabilità differenti e pertanto non posso suggerti un unico modo per gestire questa parte del contratto.

La strategia migliore è farti seguire da un legale che possa suggerirti come inserire la clausola rispettando le norme del codice civile.

Inoltre ti conviene comunicare a voce al tuo cliente che hai intenzione di inserire delle clausole di responsabilità nel contratto, in modo da “prepararlo” psicologicamente sul contenuto della clausola.

Molti clienti si spazientiscono quando, alla lettura del contratto, si accorgono della presenza di clausole di responsabilità che non erano state menzionate in precedenza.


Parte 4: il  prezzo e le modalità  di pagamento

Subito dopo l’oggetto del contratto, dovrai inserire il prezzo e le modalità di pagamento.

Il cliente si impegnerà a pagare la somma pattuita dopo che il lavoro sarà completato.

Inoltre ricordati di inserire le modalità di pagamento: inserisci il tuo codice IBAN nel contratto.

Ti consiglio di preferire sempre il pagamento tramite bonifico: evita i pagamenti con assegno o contanti.

Puoi accettare gli assegni solo se hai la certezza che il cliente abbia la provvista sul conto, o quando ti viene consegnato un “assegno circolare”.

L’assegno circolare è una vera e propria garanzia di incasso: ma non aspettare troppo tempo prima di versarlo sul tuo conto (il titolo ha una durata limitata di 8 giorni).

In tutti gli altri casi scegli il bonifico bancario.


Parte 5: consenso al trattamento dei dati personali

Dopo aver descritto il prezzo e le modalità di pagamento dovrai inserire una dichiarazione con cui il tuo cliente presta il consenso al trattamento dei dati personali.

Puoi utilizzare questa formula:

Il sig. Tizio (inserisci il nome del cliente) dichiara, ai sensi e per gli effetti di cui al D. Lgs. n. 196/2003 e successive modificazioni ed integrazioni, ed ai sensi e per gli effetti del Regolamento UE n. 679/2016 (GDPR), di essere stato informato che i dati personali verranno utilizzati per le finalità inerenti al presente contratto, e autorizza sin d’ora il rispettivo trattamento”.

Su questo tema ci sarebbe da parlare tantissimo (ci vorrebbe un altro articolo).

Non mi dilungo troppo ma ti ricordo che il contratto deve contenere una dichiarazione sottoscritta dal cliente che dimostri che tu lo hai informato su come verranno utilizzati i suoi dati personali.

In sostanza il cliente deve dichiarare di essere stato informato, e deve anche autorizzare il trattamento dei suoi dati.

Alcuni professionisti fanno firmare al cliente un documento separato (oltre al contratto) in cui spiegano in via scritta come saranno utilizzati i dati personali.

Dati sensibili

Se devi trattare anche i “dati sensibili” del cliente (come ad esempio: l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale) devi ottenere un’autorizzazione separata.

Ti basta integrare la formula che ti ho suggerito prima, aggiungendo anche il termine “dati sensibili”.

Se il tuo caso è un po’ complesso ti consiglio di rivolgerti ad un legale.


Parte 6: data e firme

Dopo il prezzo e le modalità di pagamento dovrai inserire la data del contratto e lo spazio per le firme.

E’ importante che il contratto con il cliente sia stampato e sia firmato su copia cartacea.

Esiste un modo per concludere un contratto senza essere presenti al momento della firma: per avere maggiori informazioni leggi questo articolo.

Un consiglio importante: chiedi al tuo cliente di firmare il contratto in ogni pagina.

Nei contratti che realizzo per i miei clienti creo una cella in ogni pagina, inserendo una dichiarazione di accettazione ed il nome di colui che deve firmare il documento.

Non è necessario che tu inserisca la cella, ma chiedi al tuo cliente di apporre una firma in ogni pagina.


Parte 7: clausole “speciali”

Se hai particolare timore di firmare la transazione e temi che il cliente non ti pagherà, hai la possibilità di inserire nel contratto alcune clausole speciali che possono tutelarti ulteriormente in caso di credito insoluto.

Per inserire queste clausole è necessario conoscere in modo approfondito il tipo di transazione da sottoscrivere, e pertanto non posso darti delle regole standard.

Nelle transazioni di alto importo io suggerisco sempre di inserire delle clausole “speciali” per tutelare il venditore/professionista.

Molte volte una firma in più su un documento cambia radicalmente le sorti di una causa giudiziale, e permette di recuperare più velocemente un credito.


Sei giunto al termine di questo articolo. Eccoti un breve riepilogo:

Contratto con il cliente: quali sono gli elementi essenziali previsti dalla legge?

  1. l’accordo delle parti;
  2. la causa;
  3. l’oggetto;
  4. la forma.

Quali sono le parti principali da inserire nel contratto?

  1. L’intestazione ed il nome dell’atto;
  2. La descrizione dei contraenti;
  3. L’oggetto del contratto;
  4. Il prezzo e le modalità di pagamento;
  5. Il consenso al trattamento dei dati personali;
  6. La data e le firme;
  7. Le clausole “speciali”.

Leggi il riepilogo cliccando sulla 1° infografica qui sotto

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Contratto con il cliente: gli elementi essenziali

Contratto con il cliente: gli elementi essenziali


LA STRUTTURA DEL CONTRATTO

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Contratto con il cliente: la struttura

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Hai bisogno di un chiarimento?

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Tino Crisafulli ➜ avvocato e Founder di RecuperoLegale.it

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Opposizione agli atti esecutivi

Oggi parliamo di opposizione agli atti esecutivi ➙ leggi il nostro consiglio veloce:

Opposizione agli atti esecutivi

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Scopri la risposta ad una domanda frequente: recupero crediti quando conviene?

Recupero crediti quando conviene: se ti sei mai chiesto quando è necessario rivolgersi ad un professionista per ottenere il pagamento di un cliente questo articolo può aiutarti.

Innanzitutto però rispondiamo alla domanda principale di questo articolo.


Recupero crediti quando conviene?

In linea di massima ti conviene sempre agire per ottenere il pagamento da parte di un cliente moroso.

Qualsiasi sia la misura del tuo credito insoluto è sempre legittimo e corretto pensare di effettuare un’azione di recupero.

Non sarebbe giusto nei confronti del tuo lavoro arrendersi ad un debitore che ha deciso di non pagarti.

Pertanto la risposta generale alla domanda “recupero crediti quando conviene” è molto semplice.

Da un punto di vista “morale” e professionale ti conviene agire sempre.

Quando non ti conviene…

Tuttavia ci sono dei casi in cui l’attività di recupero potrebbe essere  poco conveniente sotto un profilo meramente economico.

Mi spiego meglio: se il tuo credito insoluto è di importo troppo basso, probabilmente non ti conviene investire tempo e denaro per avviare un’azione di recupero.

Devi qualificare l’azione di recupero come un’attività di investimento: paghi una somma iniziale per cercare di ottenerne una maggiore in futuro.

In linea teorica se non ci sono le condizioni economiche che possono garantirti un ritorno dell’investimento allora non ti conviene agire per il recupero del credito.

Quanto ti conviene…

Allo stesso tempo ci sono dei casi in cui le condizioni di recupero sono più favorevoli e sarebbe un peccato non agire per ottenere il pagamento.

Se la somma che devi investire per l’azione di recupero è più bassa rispetto al potenziale guadagno, allora otterrai un ritorno dell’investimento iniziale.

In questi casi ti conviene maggiormente rivolgerti ad un professionista per ottenere il pagamento del tuo credito.


Dopo questa premessa è venuto il momento di spiegarti quali sono i 3 casi in cui ti conviene rivolgerti immediatamente ad un professionista.

Recupero crediti quando conviene?

Quando il debitore ha riconosciuto il debito per  iscritto

Se il tuo cliente ha riconosciuto il debito in un documento scritto ti conviene avviare un’azione di recupero nel più breve tempo possibile.

Il riconoscimento di debito sottoscritto dal debitore è un documento molto prezioso che puoi utilizzare sia in fase stragiudiziale, sia in fase giudiziale.

Infatti se decidi di avviare una causa contro il tuo cliente, il giudice potrebbe soddisfare la tua richiesta in tempi molto rapidi.

Nei ricorsi per decreto ingiuntivo il riconoscimento di debito firmato dal debitore ti permette di ottenere la provvisoria esecuzione (art. 642 del codice di procedura civile).

Se il tuo cliente ha riconosciuto il debito in via scritta, ti conviene agire immediatamente.


Quando conosci il posto di lavoro del debitore

Se conosci già il posto di lavoro del tuo cliente allora ti conviene rivolgerti ad un professionista al più presto.

Conoscendo in anticipo questa informazione potrai avviare un procedimento esecutivo per pignorare lo stipendio del debitore.

Una delle difficoltà iniziali dell’attività di recupero giudiziale è individuare dei beni di proprietà del debitore che possono essere espropriati: lo stipendio è un reddito che puoi pignorare.

Molti creditori pensano che sia necessario ottenere un titolo esecutivo (sentenza o decreto ingiuntivo) per intimorire il debitore e costringerlo a pagare.

In realtà ci sono tantissimi debitori che non hanno alcuni timore a ricevere la notifica di un atto giudiziario.

L’unico modo con cui puoi mettere pressione alla tua controparte è quello di individuare dei beni di valore che il cliente teme di perdere.

Conoscere il posto di lavoro del tuo cliente è un’informazione preziosissima, che ti conviene sfruttare per il recupero del tuo credito.

Questa informazione aumenterà le tue possibilità di incasso.

In questo caso ti conviene agire immediatamente.


Quando scopri che il tuo cliente è oberato di altri debiti

Se scopri che il tuo cliente è oberato di altri debiti, ti conviene agire tempestivamente per recuperare il tuo credito.

Ti assicuro che è molto rischioso competere con altri creditori per ottenere il pagamento da parte del debitore.

I beni del cliente che potrai aggredire economicamente potrebbero essere scarsi e limitati.

Se decidi ti temporeggiare un altro creditore potrebbe arrivare prima di te prosciugando le riserve economiche del tuo cliente.

Se vieni a scoprire che il tuo cliente è gravato da altri debiti, non aspettare e decidi di rivolgerti subito ad un professionista del recupero.

L’attesa può giocarti brutti scherzi.


Sei giunto al termine di questo articolo. Eccoti un breve riepilogo.

Recupero crediti quando conviene: quali sono i casi in cui devi agire immediatamente?

  1. Quando il debitore ha riconosciuto il debito per iscritto;
  2. Quando conosci il posto di lavoro del debitore;
  3. Quando scopri che il tuo cliente è oberato di altri debiti.

Leggi il riepilogo cliccando sulla 1° infografica qui sotto

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Recupero crediti quando conviene: 3 casi in cui devi agire immediatamente

Recupero crediti quando conviene: 3 casi in cui devi agire immediatamente


Leggi il riepilogo cliccando sulla 2° infografica qui sotto

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Recupero crediti quando conviene: 3 casi in cui devi agire subito

Recupero crediti quando conviene: 3 casi in cui devi agire subito


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