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Un cliente che non paga

Scopri alcuni suggerimenti per gestire un cliente che non paga

Un cliente che non paga è sempre un problema delicato per la nostra attività o il nostro business.

In questa seconda puntata del nostro podcast ti spiegheremo come dovrai comportarti con un cliente che non paga.

Di cosa parleremo?

  • Quali sono le condizioni giuridiche per definire un credito come insoluto;
  • Ti spiegheremo perché è importante verificare se ci sono contestazioni sulla tua prestazione;
  • Ti indicheremo come dovrai comportarti nel caso in cui il tuo cliente non ti dovesse pagare;
  • Ti sveleremo un piccolo trucchetto per mettere sotto pressione il debitore e spingerlo a pagare.

Quali sono le condizioni giuridiche per definire un credito come insoluto?

Il credito si definisce insoluto quando il tuo cliente diventa moroso, cioè quando non effettua il pagamento del suo debito entro il termine prestabilito.

Non è necessario che il contratto preveda un termine preciso, ma è molto importante che tu abbia svolto già la tua prestazione.

Se hai stipulato un contratto ma non hai ancora venduto nessun bene o servizio, non potrai richiedere il pagamento della somma di danaro.

Ricorda bene che tu diventi creditore quando fornisci una prestazione professionale, o quando vendi un prodotto ad un cliente.

Nel diritto questo tipo di contratto si chiama “contratto a prestazioni corrispettive”.

In questo tipo di contratto entrambe le parti devono compiere un’azione precisa che per questo si definisce corrispettiva.

Il venditore vende il bene; il cliente lo paga.

Questa relazione è un contratto a prestazioni corrispettive.

Ma questa relazione si verifica non soltanto quando si vende un bene ma anche quando la prestazione consiste nell’erogazione di un servizio.

Se sei un web marketer, un web designer, o anche un ingegnere o un commercialista, la tua prestazione rappresenta l’obbligazione del contratto.

Per scoprire il resto degli argomenti ascolta la nostra puntata…


Hai bisogno di un chiarimento?

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Puoi trovare tutte le puntate del podcast sul nostro sito web, cliccando su questa pagina ➜ PODCAST.

Ma se preferisci puoi ascoltare gli episodi anche su:

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© riproduzione riservata

Speaker della puntata:

Tino Crisafulli ➜ avvocato & General Manager di RecuperoLegale.it – Contattami su Linkedin

Teresa Rossi ➜ avvocato & Legal Manager di RecuperoLegale.it – Contattami su Linkedin

Recupero Legale Podcast

Scopri la prima trasmissione radiofonica sul credit management: Recupero Legale Podcast

Recupero Legale Podcast: questa è la 1° puntata di questa trasmissione e la sfrutteremo per presentare questo nuovo format e per rispondere ad alcuni quesiti.

Di cosa parleremo

  • Presenteremo il sito RECUPERO LEGALE: la missione e gli obiettivi;
  • Ti spiegheremo lo scopo di questa trasmissione;
  • Presenteremo gli speaker;
  • Ti indicheremo i temi che tratteremo nel corso delle settimane.

CHE COS’E’ RECUPERO LEGALE E QUAL E’ IL SUO SCOPO?

Recupero Legale è un sito che si occupa di credit management, recupero crediti ed innovazione.

Grazie a questo sito offriremo consulenze personalizzate e assistenza legale per i professionisti e le imprese che hanno bisogno di recuperare un credito.

Ma nel nostro BLOG troverai anche molte notizie sull’innovazione e sugli strumenti digitali.

Abbiamo creato il nostro studio legale ed il nostro sito utilizzando molte piattaforme innovative e molti strumenti tecnologici; grazie a questi strumenti abbiamo la possibilità di lavorare in modo più veloce e più sicuro.

Ma inoltre crediamo che parlare di innovazione sia necessario: ci sono moltissimi articoli che affermano che nel giro dei prossimi 10 anni molti dei lavori che conosciamo scompariranno.

Siamo nel bel mezzo di una rivoluzione; stiamo transitando dall’era analogica, delle consulenze fisiche, all’era digitale, dove moltissimi servizi, anche quelli della Pubblica Amministrazione, possono essere richiesti solo online.

In questo scenario secondo noi ogni individuo dovrebbe aggiornarsi sugli ultimi trend tecnologici e capire come potrebbe evolvere il mondo del lavoro.

Anche il credit management sarà stravolto dalla tecnologia, e per questo motivo abbiamo deciso di dedicare uno spazio importante all’innovazione.


CHE ARGOMENTI TRATTEREMO NEL CORSO DELLE PUNTATE?

Parleremo ovviamente di credit management e recupero crediti, ma dedicheremo uno spazio importante all’innovazione.

Ti consiglieremo gli strumenti tecnologici che usiamo anche noi per permetterti di innovare la tua professione o la tua impresa e per realizzare la “digital trasformation” ovvero la trasformazione digitale del tuo business.

Inoltre ti proporremo un format particolare:

ti racconteremo delle storie e dei casi studio che ci permetteranno di parlare dei problemi che molti imprenditori devono affrontare: grazie a questi racconti ti suggeriremo delle regole generali che dovrai seguire per evitare di rimanere scottato con i tuoi clienti.

Per scoprire il resto degli argomenti ascolta la nostra puntata…


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Tino Crisafulli ➜ avvocato & General Manager di RecuperoLegale.it – Contattami su Linkedin

Teresa Rossi ➜ avvocato & Legal Manager di RecuperoLegale.it – Contattami su Linkedin

Come recuperare crediti da clienti

Scopri come recuperare crediti da clienti senza aspettare la mossa del debitore

Come recuperare crediti da clienti: ti confesso che questa è una delle domande che ricevo più spesso durante le consulenze telefoniche.

Qualsiasi sia il settore in cui tu operi, probabilmente ti sarà capitato di dover affrontare un caso simile.

Il tuo cliente non ha pagato il tuo lavoro e adesso devi cercare di recuperare i soldi che ti deve.

Il classico problema…

In molti altri articoli ho già spiegato quali sono le cose più importanti da fare nel caso in cui tu abbia dei crediti insoluti.

Se devi ricevere il pagamento da parte del tuo cliente, avrai verificato che non sempre è sufficiente l’invio di una diffida o pec: il debitore spesso rimane indifferente e continua ad ignorare le tue richieste.

In questi casi c’è solo un rimedio: rivolgerti ad un professionista del recupero.

Ma oggi voglio suggerirti uno strumento alternativo.

Una nuova soluzione…

In questo articolo voglio parlarti di una nuova soluzione che ti spiegherà come recuperare crediti da clienti.

L’unico modo che ti permetterà di evitare un insoluto è quello di attuare un strategia di prevenzione durante la fase di contrattazione con il tuo cliente.

Se seguirai questi 4 consigli potrai ridurre al minimo il rischio di insolvenza e verificherai in tempo reale la serietà e la solidità economica della tua controparte.


Come recuperare crediti da clienti: i 4 consigli per evitare insoluti.

Stipula un contratto: prevenire è meglio che curare

Il primo passo che dovrai compiere è quello di stipulare un contratto con il tuo cliente.

Ti sembrerà scontato, ma molti imprenditori non hanno l’abitudine di far firmare un contratto al cliente.

Non sai come scrivere un contratto in modo corretto? Forse questo articolo può aiutarti.

Un contratto scritto in modo corretto riduce moltissimo il rischio di mancato pagamento.

Sfruttando i dati raccolti nell’ultimo anno dal nostro studio legale, è emerso che quando il credito è fondato su un contratto scritto in modo corretto, le probabilità di recupero aumentano e si aggirano attorno al 73%.

Senza contratto è tutto più difficile e soprattutto i tempi di recupero aumentano notevolmente in caso di contenzioso giudiziario.

Un contratto sottoscritto dal debitore, invece, ti permette di ottenere molti vantaggi in sede giudiziale.


Definisci in modo dettagliato come va eseguito il lavoro

Una delle scuse principali utilizzate dai debitori per non pagare, è quella di contestare il lavoro eseguito dal professionista.

A volte capita che il cliente contesti il tuo lavoro, affermando che la tua prestazione non è conforme alle sue istruzioni.

Probabilmente sta mentendo per cercare di non pagare, ma il punto è un altro.

Come fai a dimostrare che sta mentendo?

Se non hai un contratto che descrive in modo dettagliato come doveva essere effettuato il tuo lavoro, non potrai dimostrare che hai eseguito le direttive del cliente.

In una causa giudiziale potresti ricorrere alla prova per testi o produrre le mail del tuo cliente; in entrambi i casi i tempi di recupero si allungano.

Al contrario se descrivi nel contratto come e cosa dovrai fare, sarà molto difficile per il cliente contestare il tuo lavoro.

In questo modo potrai dimostrare in qualsiasi momento davanti ad un Giudice (esibendo il contratto firmato dal cliente) che entrambe le parti si erano accordate in modo preciso su come andava effettuato il lavoro.


Richiedi un anticipo prima di cominciare il lavoro

Vuoi mettere alla prova il tuo cliente per verificare se puoi fidarti di lui?

Chiedi un anticipo prima di cominciare il tuo lavoro; in questo modo imporrai una scelta al tuo cliente.

Se ti sceglie e se vuole sfruttare le tue abilità dovrà pagare una somma anticipata.

Ti assicuro che grazie a questo rimedio verificherai immediatamente se la tua controparte è affidabile, e ti libererai di tutti quei clienti che possono trasformarsi in debitori.

D’altronde perché un cliente dovrebbe rifiutarsi di versare un acconto al professionista che ha scelto?

Se la tua controparte rifiuta di versare l’acconto iniziale, hai già un importante indizio su quello che potrà accadere dopo.


Fissa dei termini di pagamento intermedi

Dopo aver firmato il contratto, e dopo aver stabilito come dovrà essere eseguito il lavoro, ti consiglio di concordare con il cliente dei termini di pagamento intermedi.

Mi spiego meglio.

Se devi realizzare un sito web potresti concordare dei termini di pagamento intermedi, chiedendo al tuo cliente di pagare l’intero importo in 3 rate.

Fin qui tutto semplice: si tratta di un pagamento dilazionato.

Ma quello che ti suggerisco è diverso: una volta che avrai fissato le date dei 3 pagamenti, organizza il tuo lavoro in obiettivi intermedi.

Se raggiungi il primo obiettivo allora il cliente deve pagare la prima rata: se non ti paga la prima rata, tu sospendi immediatamente il lavoro.

Se invece il cliente paga la prima rata allora tu potrai cominciare con il secondo obiettivo di lavoro. Continua così fino a quando avrai terminato gli obiettivi.

In questo modo non sarai costretto a svolgere l’intero lavoro, rischiando persino di non venire pagato.

Così potrai limitare i danni, eseguendo soltanto una parte dell’incarico.

Se il cliente non paga non sarai tenuto a proseguire la tua attività.

Ti faccio un esempio pratico.

Devi realizzare un sito web: organizza il lavoro in step intermedi.

STEP 1: Pubblicazione della home page;

STEP 2: Pubblicazione delle pagine del sito;

STEP 3: Inserimento dei testi.

Ad ogni step fissa il pagamento del tuo lavoro, così se il cliente non ti paga al primo step, puoi interrompere il lavoro e limitare le tue perdite.


Sei giunto al termine di questo articolo. Eccoti un breve riepilogo:

Come recuperare crediti da clienti: quali sono i consigli per evitare insoluti?

  1. Stipula un contratto: prevenire è meglio che curare;
  2. Definisci in modo dettagliato come va eseguito il lavoro;
  3. Richiedi un anticipo prima di cominciare il lavoro;
  4. Fissa dei termini di pagamento intermedi.

Leggi il riepilogo cliccando sulla 1° infografica qui sotto

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Come recuperare crediti da clienti

Come recuperare crediti da clienti: 4 consigli per evitare insoluti


Clicca sulla 2° infografica qui sotto

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Come recuperare crediti da clienti: i consigli per prevenire insoluti

Come recuperare crediti da clienti: i consigli per prevenire insoluti


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Tino Crisafulli ➜ avvocato e Founder di RecuperoLegale.it

Consulenze per il tuo business • Recupero crediti • Contratti • GDPR

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Scopri come preparare un contratto con il cliente in modo corretto rispettando tutto quello che prevede la legge

Preparare il contratto con il cliente è una delle attività più importati per proteggere il tuo credito e per scongiurare il rischio di un mancato pagamento.

Non tutti gli imprenditori hanno l’abitudine di stipulare un contratto con il cliente prima di svolgere il lavoro.

Tuttavia è sempre consigliato predisporre un documento scritto con la tua controparte per definire le modalità di lavoro e stabilire i termini essenziali dell’accordo.

La presenza di un contratto sottoscritto dal debitore ti permetterà di avere un grosso vantaggio nel caso in cui dovesse sorgere una controversia.

Nel caso di contestazione della tua prestazione la presenza del contratto potrebbe smontare tutte le eccezioni della controparte e potrebbe velocizzare il pagamento del tuo lavoro.

Nell’ambito della prevenzione dei crediti insoluti, predisporre il contratto con il cliente in modo corretto è una delle attività più importanti.

Ma come è possibile predisporre un contratto senza commettere errori?

Non tutti i professionisti sono abbastanza preparati per scrivere un contratto con il cliente in modo corretto.

Bisogna conoscere le principali norme del codice civile e sapere introdurre (nelle parti giuste) delle clausole contrattuali che possano tutelare maggiormente il tuo lavoro.

Se hai bisogno di una guida che ti indichi come preparare un contratto con il cliente questo articolo può aiutarti.

Ti indicherò quali sono le parti più importanti che non devono mancare nel tuo contratto e ti fornirò alcuni consigli utili per migliorare l’efficacia dei documenti che abitualmente fai firmare ai clienti.


Contratto: gli elementi essenziali previsti dalla legge

L’art. 1325 del codice civile indica gli elementi essenziali che devono essere presenti in un contratto:

  1. l’accordo delle parti;
  2. la causa;
  3. l’oggetto;
  4. la forma.

Analizziamoli uno per uno.


L’accordo delle parti

Quando stipuli un contratto con il cliente è necessario che il documento che firmerai dimostri che le due parti si sono accordate sul suo contenuto.

Il contratto si conclude quando chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell’accettazione dell’altra parte (art. 1326 del codice civile).

Per spiegarci meglio: la proposta del contratto proviene dal professionista che deve vendere un bene o un servizio.

Pertanto se tu stai vendendo un prodotto o devi realizzare un servizio, sarai tu che formulerai la proposta al tuo cliente e sarai qualificato come “proponente”.

In cosa consiste la proposta?

La proposta consiste nella vendita del bene o del servizio ad un determinato prezzo.

Ti faccio un esempio pratico: se devi realizzare un sito web per un cliente, allora la proposta di contratto sarà quella in cui proponi la realizzazione del sito web per la somma di € 1.000.

Se il cliente accetta questa proposta allora il contratto si perfeziona.


La causa

Quando si parla di causa del contratto non si intende il motivo per cui si raggiunge un accordo con il cliente, ma si intende la cosidetta “funzione economica e sociale”.

Il tema della “causa del contratto” è uno dei più discussi dagli studiosi di diritto.

Non preoccuparti non ti annoierò elencandoti tutte le principali teorie e definizioni della causa del contratto (forse un articolo non basterebbe) ma mi limiterò a spiegarti in modo ancora più semplice il concetto.

La causa del contratto non è altro che la “ragione concreta dell’atto idonea a giustificare lo spostamento di beni e valori”.

In altre parole la causa di un contratto di vendita è lo scopo che attraverso questo mezzo si vuole perseguire: e cioè la vendita di un bene.

Mi rendo conto che è un concetto un po’ astratto, ma limitati a ricordarti una cosa importante.

Quando predisponi un contratto cerca di indicare in modo chiaro quale sarà lo scopo delle parti.

Il professionista vende un bene o eroga un servizio, ed il cliente pagherà del denaro.

Questa è la causa del contratto.


L’oggetto

L’oggetto del contratto deve essere inteso come il bene concreto in funzione del quale si sta svolgendo l’operazione economica del contratto.

In parole semplici: se stai vendendo un computer ad un cliente, l’oggetto del contratto sarà:

  • il computer;
  • il trasferimento della proprietà del computer al tuo cliente.

Questo vale anche per la vendita di un servizio: se stai realizzando un sito web per un cliente, l’oggetto del contratto sarà:

  • la realizzazione del sito web;
  • l’attribuzione della proprietà del sito web al tuo cliente.

Ricorda che l’oggetto del contratto deve essere: lecito, possibile, determinato.


La forma

Per forma del contratto si intende il modo in cui viene manifestata la volontà delle parti.

La legge italiana non impone dei vincoli assoluti sulla forma dei contratti; nel nostro ordimento giuridico esiste il principio di “libertà di forma”.

Solo in alcuni casi (come per la vendita di immobili) la legge richiede espressamente che il contratto sia redatto in forma scritta a pena di nullità dell’atto.

In parole più semplici: quando vuoi trasferire la proprietà di una casa ad un terzo, se il contratto di vendita non viene realizzato nella forma scritta allora sarà nullo.

La libertà di forma… cosa fare?

Il fatto che il nostro ordinamento consenta la libertà di forma non significa che non devi stare attento quando stipuli un contratto con il cliente.

Anche se la legge non richiede sempre la forma scritta, in ogni transazione che concludi ti consiglio di preparare un contratto scritto facendo apporre la firma alla tua controparte.


Dopo averti spiegato quali sono gli elementi fondamentali di un contratto, adesso ti spiegherò in modo pratico e senza nessun concetto teorico come devi strutturare il documento da far firmare al tuo cliente.

Disclaimer: questa è solo una guida indicativa e non può contenere tutte le variabili e tutte le regole da seguire quando stipulerai una transazione con il tuo cliente.

Ogni transazione è diversa e richiede una struttura contrattuale diversa.

Se devi stipulare un contratto con il cliente e hai alcuni dubbi non fidarti troppo di questa guida, ma rivolgiti ad un legale.


STRUTTURA DEL CONTRATTO

Contratto con il cliente: le parti più importanti

Contratto con il cliente: le parti più importanti

Parte 1: l’intestazione ed il nome dell’atto

In cima al documento inserisci l’intestazione del contratto (il tuo logo o la tua ragione sociale) e dopo inserisci il nome dell’atto cioè: “contratto di vendita” (se stai vendendo un bene), “contratto di consulenza” (se stai fornendo una consulenza).

Se non sai quale nome dare all’atto inserisci solo la scritta “contratto”.


Parte 2: la descrizione dei contraenti

Subito dopo l’intestazione ed il nome dell’atto inserisci il nome, il cognome e il codice fiscale delle parti coinvolte nel contratto e precisamente: tu (il professionista), ed il cliente.

Se il tuo cliente è una società accerta con precisione che la persona fisica che firmerà il contratto è munito dei poteri di firma e riveste la qualità di rappresentante legale.


Parte 3: l’oggetto del contratto

Dopo aver identificato le parti coinvolte nella transazione, dovrai inserire l’oggetto del contratto cioè il bene od il servizio che dovrai vendere al cliente.

Ti faccio un esempio concreto.

Se devi realizzare un sito web dovrai scrivere: “il sig. Tizio (inserisci il nome del professionista che realizzerà il sito) si impegna a realizzare un sito web in favore del sig. Caio (inserisci il nome del cliente)“.

Ricorda una cosa importante: quando stai vendendo un bene o un servizio descrivi in questa parte come deve essere eseguita la tua prestazione.

Esempio: “Il sito web dovrà essere realizzato con il software WordPress (o altro) e conterrà n. 7 pagine”.

Specifica chi scriverà i testi e chi sceglierà le immagini.

Insomma inserisci tutte le parti più importanti del progetto: non descrivere COME farai il sito, ma COSA farai nel sito.

Questa parte del contratto è molto importante e potrebbe evitare di far sorgere delle contestazioni in caso di mancato pagamento.

Clausole di responsabilità

In questa sezione (parte 3) possono essere inserire anche le clausole relative alla responsabilità delle due parti.

Il tema della responsabilità contrattuale è molto delicato e ti consiglio di prestare molta attenzione sull’inserimento di una clausola di questo tipo.

Su questo argomento non posso darti dei consigli troppo dettagliati.

Ogni professione prevede delle responsabilità differenti e pertanto non posso suggerti un unico modo per gestire questa parte del contratto.

La strategia migliore è farti seguire da un legale che possa suggerirti come inserire la clausola rispettando le norme del codice civile.

Inoltre ti conviene comunicare a voce al tuo cliente che hai intenzione di inserire delle clausole di responsabilità nel contratto, in modo da “prepararlo” psicologicamente sul contenuto della clausola.

Molti clienti si spazientiscono quando, alla lettura del contratto, si accorgono della presenza di clausole di responsabilità che non erano state menzionate in precedenza.


Parte 4: il  prezzo e le modalità  di pagamento

Subito dopo l’oggetto del contratto, dovrai inserire il prezzo e le modalità di pagamento.

Il cliente si impegnerà a pagare la somma pattuita dopo che il lavoro sarà completato.

Inoltre ricordati di inserire le modalità di pagamento: inserisci il tuo codice IBAN nel contratto.

Ti consiglio di preferire sempre il pagamento tramite bonifico: evita i pagamenti con assegno o contanti.

Puoi accettare gli assegni solo se hai la certezza che il cliente abbia la provvista sul conto, o quando ti viene consegnato un “assegno circolare”.

L’assegno circolare è una vera e propria garanzia di incasso: ma non aspettare troppo tempo prima di versarlo sul tuo conto (il titolo ha una durata limitata di 8 giorni).

In tutti gli altri casi scegli il bonifico bancario.


Parte 5: consenso al trattamento dei dati personali

Dopo aver descritto il prezzo e le modalità di pagamento dovrai inserire una dichiarazione con cui il tuo cliente presta il consenso al trattamento dei dati personali.

Puoi utilizzare questa formula:

Il sig. Tizio (inserisci il nome del cliente) dichiara, ai sensi e per gli effetti di cui al D. Lgs. n. 196/2003 e successive modificazioni ed integrazioni, ed ai sensi e per gli effetti del Regolamento UE n. 679/2016 (GDPR), di essere stato informato che i dati personali verranno utilizzati per le finalità inerenti al presente contratto, e autorizza sin d’ora il rispettivo trattamento”.

Su questo tema ci sarebbe da parlare tantissimo (ci vorrebbe un altro articolo).

Non mi dilungo troppo ma ti ricordo che il contratto deve contenere una dichiarazione sottoscritta dal cliente che dimostri che tu lo hai informato su come verranno utilizzati i suoi dati personali.

In sostanza il cliente deve dichiarare di essere stato informato, e deve anche autorizzare il trattamento dei suoi dati.

Alcuni professionisti fanno firmare al cliente un documento separato (oltre al contratto) in cui spiegano in via scritta come saranno utilizzati i dati personali.

Dati sensibili

Se devi trattare anche i “dati sensibili” del cliente (come ad esempio: l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale) devi ottenere un’autorizzazione separata.

Ti basta integrare la formula che ti ho suggerito prima, aggiungendo anche il termine “dati sensibili”.

Se il tuo caso è un po’ complesso ti consiglio di rivolgerti ad un legale.


Parte 6: data e firme

Dopo il prezzo e le modalità di pagamento dovrai inserire la data del contratto e lo spazio per le firme.

E’ importante che il contratto con il cliente sia stampato e sia firmato su copia cartacea.

Esiste un modo per concludere un contratto senza essere presenti al momento della firma: per avere maggiori informazioni leggi questo articolo.

Un consiglio importante: chiedi al tuo cliente di firmare il contratto in ogni pagina.

Nei contratti che realizzo per i miei clienti creo una cella in ogni pagina, inserendo una dichiarazione di accettazione ed il nome di colui che deve firmare il documento.

Non è necessario che tu inserisca la cella, ma chiedi al tuo cliente di apporre una firma in ogni pagina.


Parte 7: clausole “speciali”

Se hai particolare timore di firmare la transazione e temi che il cliente non ti pagherà, hai la possibilità di inserire nel contratto alcune clausole speciali che possono tutelarti ulteriormente in caso di credito insoluto.

Per inserire queste clausole è necessario conoscere in modo approfondito il tipo di transazione da sottoscrivere, e pertanto non posso darti delle regole standard.

Nelle transazioni di alto importo io suggerisco sempre di inserire delle clausole “speciali” per tutelare il venditore/professionista.

Molte volte una firma in più su un documento cambia radicalmente le sorti di una causa giudiziale, e permette di recuperare più velocemente un credito.


Sei giunto al termine di questo articolo. Eccoti un breve riepilogo:

Contratto con il cliente: quali sono gli elementi essenziali previsti dalla legge?

  1. l’accordo delle parti;
  2. la causa;
  3. l’oggetto;
  4. la forma.

Quali sono le parti principali da inserire nel contratto?

  1. L’intestazione ed il nome dell’atto;
  2. La descrizione dei contraenti;
  3. L’oggetto del contratto;
  4. Il prezzo e le modalità di pagamento;
  5. Il consenso al trattamento dei dati personali;
  6. La data e le firme;
  7. Le clausole “speciali”.

Leggi il riepilogo cliccando sulla 1° infografica qui sotto

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Contratto con il cliente: gli elementi essenziali

Contratto con il cliente: gli elementi essenziali


LA STRUTTURA DEL CONTRATTO

Clicca sulla 2° infografica qui sotto

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Contratto con il cliente: la struttura

Contratto con il cliente: la struttura


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Tino Crisafulli ➜ avvocato e Founder di RecuperoLegale.it

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Ordinanza di assegnazione

Introduzione

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Ordinanza di assegnazione: definizione e natura giuridica

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Collocazione nell’ambito del procedimento esecutivo

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Ordinanza di assegnazione: finalità

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Ordinanza di assegnazione: procedimento di emissione

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Ordinanza di assegnazione: presupposti processuali

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Ruolo del giudice dell’esecuzione

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Ordinanza di assegnazione: contenuto del provvedimento

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Ordinanza di assegnazione nelle procedure esecutive

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Ordinanza di assegnazione nell’espropriazione presso terzi

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Dichiarazione di interesse

art. 551 bis cpc perdita efficacia pignoramento decorsi 10 anni dalla notifica al terzo del pignoramento o dalla notifica della dichiarazione di interesse al vincolo pignoratizio – la dichiarazione di interesse va notificata nei due anni antecedenti alla scadenza del termine decennale previsto

Deposito della dichiarazione di interesse nel fascicolo di parte

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Ordinanza di assegnazione: criticità e problemi ricorrenti

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Ordinanza di assegnazione: insolvenza del terzo pignorato

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Ordinanza di assegnazione contestazioni e opposizioni

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Analisi costi-benefici dell’azione esecutiva

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Conclusione

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Consulenza Legale

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Autore

Tino Crisafulli

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