Credito recuperato
Il risultato finale delle nostre azioni
L’attività stragiudiziale consiste nello svolgimento di azioni che hanno lo scopo di recuperare un credito senza l’instaurazione di una causa giudiziale; l’azione stragiudiziale è molto più snella rispetto a quella giudiziale e a volte permette di recuperare un credito in modo molto celere e con un esborso economico minore rispetto a quanto prevede un contenzioso civile.
Recupero Legale ha ideato un processo di recupero stragiudiziale molto efficace che si articola in tre fasi: CONTATTO – TRATTATIVA – CLOSING.
L’attività stragiudiziale di Recupero Legale è svolta unicamente da avvocati iscritti all’albo; siamo convinti che nella gestione di un credito, le conoscenze giuridiche giocano un ruolo fondamentale e decisivo. Il primo strumento di contatto è rappresentato dalla diffida di pagamento che permette al creditore di raggiungere un duplice scopo:
1) intimare al debitore il pagamento di quanto dovuto;
2) interrompere il termine di prescrizione del credito.
I nostri avvocati hanno maturato una notevole esperienza nell’attività stragiudiziale ed utilizzano gli strumenti di persuasione più efficaci per condurre la trattativa verso l’obiettivo programmato. Moltissime società di recupero crediti utilizzano gli strumenti di phone collection per avviare le trattative di recupero stragiudiziale; per Recupero Legale la trattativa telefonica è solo uno degli strumenti di carattere stragiudiziale. La MEDIAZIONE CIVILE e la NEGOZIAZIONE ASSISTITA sono dei rimedi preziosi per le controversie in materia creditizia; molte controversie possono essere definite in queste sedi senza ricorrere alla giustizia ordinaria.
I nostri avvocati possono contare su un ricco data base interno che contiene tutti i suggerimenti più efficaci per gestire le trattative in modo più proficuo e raggiungere un accordo in tempi celeri. Prima di avviare la trattativa i nostri legali dedicano molto tempo all’analisi del debitore, valutando i comportamenti pregressi, e analizzando le azioni compiute sui principali social media. Grazie ad uno speciale sistema di “social media analysis” Recupero Legale studia il comportamento del debitore per trovare la migliore strategia di contatto.
Scegliere di recuperare il proprio credito attraverso l’attività stragiudiziale ha anche un ulteriore vantaggio: il creditore dovrà sostenere una spesa inferiore rispetto ai costi di una causa giudiziale. Qualora ci siano le condizioni favorevoli, agire in via stragiudiziale è il rimedio perfetto per recuperare il tuo credito.
Tuttavia, l’attività stragiudiziale non sempre permette di raggiungere i risultati desiderati; capita di frequente che i debitori rimangano indifferenti ai contatti telefonici o alle notifiche di una diffida. La forza persuasiva di tali strumenti rimane limitata; in questi casi occorre agire tempestivamente verso una soluzione alternativa.
Grazie alla nostra esperienza ti aiuteremo a sfruttare i vantaggi dell’attività stragiudiziale, ma dopo aver compreso che l’obiettivo programmato non potrà essere raggiunto, ti guideremo prontamente verso una nuova strategia di recupero più incisiva.
L’attività giudiziale consiste nello svolgimento di azioni che hanno lo scopo di recuperare un credito attraverso l’instaurazione di una causa giudiziale.
Recupero Legale è in grado di svolgere l’attività giudiziale di recupero del tuo credito in tutte le città d’Italia.
Grazie ad una capillare rete di collaboratori e domiciliatari, siamo in grado di avviare una causa giudiziale in ogni Tribunale d’Italia senza nessun costo aggiuntivo per il cliente. Una volta che avrai sottoscritto la nostra convenzione ci occuperemo di avviare l’azione legale nella città competente seguendo le norme di legge che disciplinano la competenza territoriale .
I nuovi strumenti tecnologici ed il processo civile telematico ci permettono di monitorare ogni contenzioso dalla scrivania del nostro studio senza alcuna difficoltà.
L’azione giudiziale si divide principalmente in tre fasi.
Il modo più celere per recuperare il tuo credito in via giudiziale è quello di utilizzare il procedimento speciale civile denominato “procedimento di ingiunzione”. Grazie al procedimento di ingiunzione il creditore può ottenere in tempi celeri un provvedimento giudiziale di condanna del debitore; il provvedimento con cui il Tribunale ordina al debitore il pagamento di quanto dovuto viene denominato “decreto ingiuntivo”.
Tuttavia, nei casi più difficili o nel caso in cui non vi siano prove scritte del credito, il creditore può agire giudizialmente in via ordinaria instaurando un “processo di cognizione”. Grazie al processo di cognizione il creditore può ottenere in tempi più lunghi (rispetto a quelli impiegati nel procedimento di ingiunzione) un provvedimento giudiziale di condanna del debitore che viene denominato “sentenza”.
Rispettando determinate condizioni previste dalla legge, il decreto ingiuntivo e la sentenza costituiscono titolo esecutivo; il titolo esecutivo è un provvedimento giudiziale che può essere eseguito forzatamente contro il debitore, anche se quest’ultimo non è favorevole al pagamento.
Gli avvocati di Recupero Legale sono largamente specializzati nei contenziosi civili in materia creditizia, e prediligono l’utilizzo del procedimento di ingiunzione; in questo modo il creditore può ottenere in tempi molto celeri (in certi casi anche nel giro di qualche settimana) un provvedimento giudiziale che condanna la parte debitrice.
Se dopo la notifica del titolo esecutivo il debitore non avesse pagato il debito, il creditore dovrà procedere con la notifica di un atto preliminare non processuale denominato “atto di precetto”. Attraverso l’atto di precetto, il creditore effettua una intimazione formale di pagamento e avvisa il debitore che in caso di mancato versamento dell’importo intimato si procederà giudizialmente con “l’esecuzione forzata”. L’esecuzione forzata è quell’istituto giuridico che permette ad un creditore di attuare coattivamente un provvedimento esecutivo di un giudice contro il debitore. La legge stabilisce che l’esecuzione forzata non può iniziare senza la notifica dell’atto di precetto; per questo motivo il precetto viene definito come atto prodromico dell’esecuzione, ovvero l’atto non processuale che precede l’istaurazione dell’azione esecutiva.
Le norme civilistiche attribuiscono al precetto un termine di efficacia che dura 90 giorni; questo significa che, dopo la notifica dell’atto di precetto, il creditore ha 90 giorni di tempo per avviare il processo esecutivo nei confronti del debitore. La stesura di un atto di precetto nasconde molte insidie: una errata quantificazione del credito, o l’applicazione del tasso di interesse errato possono generare contestazioni da parte del debitore.
I legali di Recupero Legale hanno maturato una notevole esperienza nella redazione degli atti di precetto; il team può sfruttare numerosi strumenti tecnologici e strategie smart che semplificano la stesura dell’atto e eliminano drasticamente le possibilità di errore.
Dopo aver notificato l’atto di precetto, il creditore dovrà procedere con l’istaurazione del processo esecutivo. Il processo esecutivo si differenzia dal processo ordinario di cognizione civile poiché persegue uno scopo differente; il processo di cognizione è il mezzo che permette al cittadino di accertare l’esistenza di un diritto, mentre invece il processo esecutivo è il mezzo che permette ad un creditore di eseguire in modo forzato un diritto già esistente e già accertato giudizialmente.
Il processo esecutivo permette di realizzare l’espropriazione forzata di un bene di proprietà del debitore. Grazie a questo strumento, infatti, il creditore può sottrarre in modo forzato alcuni beni del debitore e disporne la vendita all’asta; il ricavato dalla vendita servirà per soddisfare il creditore procedente.
L’espropriazione forzata si avvia mediante la notifica di un atto processuale denominato “pignoramento”. Con la notifica dell’atto di pignoramento il creditore crea un vincolo di “indisponibilità” sui beni del debitore; in questo modo i beni pignorati non potranno essere ceduti o alienati ad altri soggetti, senza il consenso del creditore.
La legge prevede tre principali forme di pignoramento
Grazie a questo strumento il creditore può pignorare beni mobili del debitore (auto, motoveicoli, barche)
Grazie a questo strumento il creditore può pignorare i beni immobili del debitore (appartamenti, garage, terreni)
Grazie a questo strumento il creditore può pignorare
1) i crediti che il debitore vanta nei confronti di altri soggetti
2) i beni del debitore che sono in possesso di terzi
In base all’entità del tuo credito, ed in base alla valutazione del patrimonio del debitore, Recupero Legale è in grado di suggerirti quale forma di pignoramento è più adatta al tuo caso. I nostri avvocati hanno maturato un’esperienza elevatissima nel diritto dell’esecuzione civile, instaurando centinaia di processi esecutivi in tutti i Tribunali d’Italia.
I risultati ottenuti nel settore ed il nostro speciale sistema di “legal rating” ci permettono di stimare in via approssimativa il tempo di lavorazione di tutti i tribunali italiani. Queste informazioni ti permetteranno di valutare con grande accuratezza quale strumento esecutivo scegliere per recuperare il tuo credito.
I nostri avvocati operano grazie a numerosi strumenti tecnologici per monitorare giornalmente l’andamento di tutti i giudizi pendenti; grazie ad un processo di digitalizzazione delle scadenze processuali, il nostro team è in grado di gestire l’evoluzione del contenzioso da qualsiasi dispositivo tecnologico (pc, tablet, smartphone).
Grazie a Recupero Legale, il recupero crediti è alla portata di un clic.
Le ultime statistiche nel settore del credit management dimostrano che la notifica di un titolo esecutivo ha un’efficacia persuasiva di gran lunga maggiore rispetto alle semplici attività stragiudiziali (diffida di pagamento, contatto telefonico). Per questo motivo, molti fondi d’investimento, dopo l’acquisto di nuovi crediti, scelgono di procedere immediatamente con l’instaurazione di una causa giudiziale piuttosto che procedere preliminarmente con un’azione stragiudiziale.
In presenza di determinate condizioni, è più conveniente agire direttamente in via giudiziale.
Tuttavia in molti casi l’attività stragiudiziale permette di raggiungere lo stesso risultato, in tempi più celeri e con minori esborsi economici. Purtroppo non esiste una risposta definitiva; la scelta migliore dipende da molti fattori e da mille variabili.
Dall’esame dettagliato di ogni singolo caso, i nostri avvocati ti sapranno consigliare adeguatamente se procedere contro il debitore in via giudiziale o in via stragiudiziale.