Pec: come usarla nel Recupero Crediti

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Pec e Recupero Crediti: 4 suggerimenti su come utilizzarla

La Posta Elettronica Certificata (PEC) costituisce un mezzo sicuro e giuridicamente riconosciuto per le comunicazioni digitali.

La sua importanza risiede nella capacità di fornire prova certa di avvenuta trasmissione e ricezione di documenti, conferendo affidabilità e tracciabilità alla corrispondenza online.

Nell’ambito legale, la PEC diventa un alleato prezioso per i privati, i professionisti e le imprese che voglio dare una validità giuridica alle proprie comunicazioni.

In particolare, nel settore del recupero crediti, l’utilizzo della PEC assume un ruolo cruciale.

La sua natura certificata contribuisce a rendere le comunicazioni relative al recupero crediti più tempestive, tracciabili e legalmente valide, facilitando il flusso di informazioni tra creditori e debitori.

PEC: la definizione

La PEC (posta elettronica certificata) è un sistema di posta elettronica avanzato e sicuro che garantisce la trasmissione di messaggi e documenti con valore legale equiparabile a quello della raccomandata con ricevuta di ritorno.

La PEC è caratterizzata dalla presenza di un sistema di certificazione digitale che offre la possibilità di confermare in modo inequivocabile l’invio e la ricezione di comunicazioni, assicurando la validità giuridica degli scambi digitali.


Come usare la PEC nel Recupero Crediti

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La PEC è divenuta ormai uno strumento di lavoro indispensabile per gli avvocati e per tutti i professionisti che operano nel settore del credit management.

L’informatizzazione della pubblica amministrazione ha introdotto nuovi servizi telematici a cui è possibile accedere solo attraverso un indirizzo di posta elettronica certificata.

Nel campo del recupero crediti la PEC rappresenta una risorsa preziosa che viene utilizzata per la gestione e la riscossione del credito.

Oltre ad essere utilizzata dagli avvocati per il deposito degli atti giudiziari nel processo civile telematico, la PEC può essere utilizzata anche dalle società di recupero per ottenere dei vantaggi molto importanti.

Ecco i 4 metodi più utili e produttivi per usare la PEC nel recupero crediti.

1) Inviare una Diffida al Debitore

Grazie alla PEC puoi inviare una diffida di pagamento nei confronti del debitore senza dover ricorrere al servizio postale.

Se possiedi una pec puoi richiedere il pagamento del debito tramite un messaggio di posta elettronica certificata.

Se invece vuoi effettuare la notifica della diffida in una forma più solenne, puoi sfruttare la pec del tuo avvocato.

Infatti secondo quanto previsto dalla legge (Decreto Legge n. 90/2014, convertito con la legge n. 114/2014) l’avvocato può effettuare la notifica “in proprio”, utilizzando il proprio indirizzo di posta elettronica certificata.

Nel caso in cui la parte debitrice sia una società o un’impresa individuale puoi richiedere il pagamento del debito inviando una PEC all’indirizzo di posta visibile sul “REGINDE”, ovvero il Registro Generale degli Indirizzi Elettronici.

II sito web “INIPEC” realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico costituisce un altro strumento utile per conoscere l’indirizzo pec di un’impresa o di un professionista: si tratta del sito web

Inserendo la partiva iva della società o il codice fiscale del professionista, il sistema sarà in grado di trovare il corrispondente indirizzo PEC.

Diversamente se la parte debitrice è una persona fisica non potrai usare la posta elettronica certificata; in questo caso dovrai inviare una diffida tramite il servizio postale (le persone fisiche non sono obbligate a possedere un indirizzo mail certificato).

2) Comunicare con il Terzo Pignorato

Nel caso in cui tu abbia promosso un pignoramento presso terzi, avrai bisogno della dichiarazione di terzo per ottenere l’assegnazione delle somme.

Con la dichiarazione di quantità il terzo comunica ufficialmente al creditore se esistono crediti del debitore che possono essere pignorati.

Capita però molto spesso che il terzo non invii in modo tempestivo la dichiarazione di quantità al creditore, costringendo quest’ultimo a ritardare fino agli ultimi giorni l’iscrizione a ruolo dell’atto di pignoramento (la legge prevede dei termini molto stringenti per l’iscrizione a ruolo del pignoramento).

In questi casi ti consiglio di utilizzare la PEC per sollecitare il terzo pignorato a rendere la dichiarazione; se userai questo strumento nel modo corretto la pec di “sollecito” avrà un’efficacia straordinaria poiché aumenterà moltissimo le possibilità di ricevere la dichiarazione entro il termine previsto dalla legge per iscrivere a ruolo il pignoramento.

3) Ricevere informazioni sul giudizio

I consulenti legali nel settore dei crediti NPL (crediti deteriorati) sanno bene che prima di costituirsi in giudizi immobiliari pendenti è molto importante acquisire preventivamente delle informazioni sul procedimento.

Se cerchi di recuperare il tuo credito attraverso la costituzione in un giudizio immobiliare già pendente, ti converrà conoscere in anticipo l’importo dei crediti della parti già costituite.

Grazie alla consultazione del “PST” (ovvero il portale dei servizi telematici del Ministero della Giustizia), potrai acquisire delle informazioni parziali; tuttavia con l’utilizzo della PEC puoi richiedere dei chiarimenti ai legali dei creditori già costituiti o al professionista delegato alla vendita.

Se usi un testo convincente e se ti presenti nel modo giusto, potresti acquisire moltissime informazioni preziose; potrai scoprire l’intero andamento del giudizio ed in alcuni casi potrai conoscere persino l’ultima quotazione del bene immobile.

4) Concludere una trattativa stragiudiziale

La PEC può essere utilizzata anche per concludere una trattativa stragiudiziale con la controparte evitando di spedire materialmente l’atto di transazione.

Dopo aver raggiunto l’accordo, le parti potranno utilizzare la PEC per scambiarsi reciprocamente l’atto firmato e definire in via stragiudiziale il contenzioso.

Una volta che avrai ricevuto la transazione a mezzo pec, dovrai conservare le ricevute di “accettazione” e “consegna” per custodire la prova di perfezionamento dell’accordo.

In questo modo potrai dimostrare la data certa in cui si è conclusa la transazione.

Infatti le ricevute di “accettazione” e “consegna” sono dei messaggi automatici che vengono inviati direttamente dal sistema di posta elettronica certificata e non possono essere alterati.

All’interno di ogni ricevuta è presente un codice seriale (espresso in lettere e numeri generati dal sistema) che costituisce la prova di notifica del messaggio.


Conclusione

L’utilizzo della PEC nel settore del recupero crediti si rivela vantaggioso per moltissimi aspetti.

La certezza giuridica conferita dalla Posta Elettronica Certificata contribuisce a rendere le comunicazioni più affidabili e tempestive, riducendo i rischi di contestazioni e garantendo la validità legale delle informazioni.

La tracciabilità delle comunicazioni, unita alla conferma digitale di invio e ricezione, facilita una gestione più efficiente e trasparente del processo di recupero crediti.

Pertanto, la rapidità con cui le informazioni possono essere scambiate attraverso la PEC, accelera il flusso di lavoro, consentendo un recupero crediti più rapido ed efficace.

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Tino Crisafulli

Avvocato • Legal Advisor • Founder di Recupero Legale

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