Sovraindebitamento del Debitore: come recuperare un credito
Sovraindebitamento: introduzione
Se devi recuperare un credito da un soggetto che è sommerso dai debiti, sicuramente avrai sentito parlare di sovraindebitamento.
Ma cosa significa esattamente questa parola complessa?
In questo articolo ti spiego che cos’è il sovraindebitamento e quali sono le sue implicazioni legali.
Grazie a questa guida imparerai a gestire le possibili eccezioni che un debitore potrebbe sollevare per evitare di effettuare il pagamento.
Iniziamo subito.
Sovraindebitamento: definizione
Il sovraindebitamento rappresenta una situazione in cui un individuo o un’azienda non è più in grado di far fronte ai propri debiti con i redditi disponibili.
Questo stato di crisi finanziaria può derivare da varie circostanze come perdita del lavoro, malattia improvvisa, o semplicemente cattive scelte finanziarie nel passato.
La definizione giuridica di sovraindebitamento si riferisce alla condizione in cui il debitore non riesce a soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni patrimoniali.
In pratica, significa trovarsi in una situazione insostenibile dove i debiti superano notevolmente la capacità di pagamento.
Contrariamente alla comune percezione negativa associata al termine, questa situazione è piuttosto frequente e coinvolge molte imprese.
Per questo motivo è importante capire quali sono gli strumenti legali per affrontare e risolvere questa difficile situazione.
La nozione giuridica di Sovraindebitamento
Secondo la legge italiana, il sovraindebitamento viene definito come una condizione economica e patrimoniale critica del debitore, che impedisce il regolare adempimento degli obblighi derivanti da contratti.
In sostanza, quando un individuo o una famiglia si trova in una situazione di sovraindebitamento, può accedere alle procedure previste dal Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza (Decreto Legislativo n. 14/2019).
Ricorda che il sovraindebitamento non va confuso con la semplice difficoltà temporanea nel pagamento dei debiti.
Il sovraindebitamento è una condizione prolungata e insostenibile di crisi finanziaria.
Legge Salva Suicidi
Prima dell’entrata in vigore Codice della Crisi d’Impresa, il sovraindebitamento era disciplinato unicamente dalla Legge n. 3/2012.
Tale legge veniva definita “Legge Salva Suicidi” poiché permetteva di aiutare le persone in gravi difficoltà finanziarie ad evitare situazioni estreme come il pensiero del suicidio.
In questo modo è stato possibile fornire un sostegno giuridico a chi si trova in uno stato di sovraindebitamento insostenibile.
La Legge Salva Suicidi ha permesso ai soggetti colpiti da debiti insormontabili di sfruttare procedure giudiziali e strumenti finalizzati a risanare la situazione debitoria.
Sovraindebitamento: finalità e caratteristiche
Le finalità delle procedure legate al sovraindebitamento sono volte a garantire ai debitori insolventi la possibilità di riorganizzare i propri debiti in modo sostenibile e ragionevole, evitando il fallimento personale.
Le caratteristiche principali del sovraindebitamento includono la ricerca di soluzioni che permettano al debitore di ridurre il proprio carico debitorio attraverso piani personalizzati e negoziati con creditori e istituti finanziari.
Le procedure di composizione della crisi sono tre:
- l’accordo di ristrutturazione dei debiti;
- il piano del consumatore;
- la liquidazione del patrimonio del debitore.
L’obiettivo finale del sovraindebitamento è quello di favorire il superamento della crisi economica individuale, proteggendo il debitore da azioni esecutive dei creditori.
Sovraindebitamento: soggetti che possono accedervi
La legge prevede che le procedure di sovraindebitamento possono essere sfruttate non solo dalle persone fisiche, ma anche dalle piccole imprese e dagli artigiani.
Per beneficiare di questo istituto giuridico, bisognerà dimostrare di essere in uno stato di crisi finanziaria irreversibile che impedisce di pagare i creditori.
È importante sottolineare che non tutte le categorie professionali possono accedere a queste procedure.
In particolare liberi professionisti devono soddisfare determinati requisiti per poter beneficiare delle procedure disciplinate dal Codice della Crisi d’Impresa.
Il sovraindebitamento non riguarda solo coloro che hanno contratto debiti volontariamente e in modo irresponsabile, ma anche coloro che si trovano in difficoltà a causa di eventi imprevisti o cambiamenti economici repentini.
Lo stato di crisi e l’insolvenza
Il presupposto oggettivo delle procedure di sovraindebitamento è rappresentato dallo stato di crisi e dall’insolvenza del debitore.
Questi due elementi sono fondamentali per poter accedere alle misure previste dalla legge in materia di sovraindebitamento.
Lo stato di crisi indica una situazione in cui il debitore non è più in grado di far fronte ai propri debiti con le risorse a sua disposizione.
Tale stato di crisi deve essere la causa di una condizione finanziaria precaria che mette a rischio la stabilità economica e personale.
L’insolvenza, invece, si verifica quando il debitore non è in grado di soddisfare regolarmente i suoi obblighi finanziari verso i creditori, manifestando un evidente squilibrio tra entrate e uscite che lo rende incapace di ripagare integralmente i debiti contratti.
Ricorda che solo attraverso l’accertamento dello stato di crisi e dell’insolvenza da parte degli organi competenti sarà possibile avviare le procedure per affrontare adeguatamente il sovraindebitamento.
La meritevolezza del debitore
Numerose norme richiedevano al gestore della crisi e poi al giudice di verificare il comportamento del debitore.
In particolare bisognava esaminare la diligenza con cui il debitore adempiva ai suoi obblighi, la presenza di colpa grave, malafede o frode, e gli atti tesi a danneggiare i creditori.
Tale situazioni avrebbero portato all’inammissibilità della richiesta di accesso alla procedura.
Anche se la legge non fa espressamente riferimento a tali azioni, è comunque necessario che esse siano indicate nella relazione e, prima ancora, nella domanda del debitore.
Questo è in linea con il principio di buona fede e correttezza, secondo cui il debitore ha il dovere di fornire un quadro completo, veritiero e trasparente della propria situazione finanziaria ai creditori.
Esdebitazione del sovraindebitato incapiente
L’esdebitazione del sovraindebitato incapiente è uno degli obiettivi finali del sovraindebitamento.
Quando il debitore non è in grado di onorare i propri debiti, può richiedere l’esdebitazione per ottenere la cancellazione totale o parziale dell’indebitamento.
La procedura di esdebitazione prevede l’intervento del Tribunale competente che valuta la situazione economico-patrimoniale del debitore per decidere se concedere o meno l’esdebitazione.
È importante fornire documenti e prove necessarie per dimostrare lo stato di insolvenza e l’incapacità a saldare i debiti.
Una volta ottenuta l’esdebitazione, il soggetto sarà sottoposto a un piano di rientro dei debiti conforme alle sue capacità finanziarie.
Consigli per un creditore
Il sovraindebitamento è una procedura preziosa per tutti gli imprenditori in difficoltà.
Tuttavia può succedere che alcuni debitori invochino l’utilizzo di questo strumento senza poterne beneficiare, al solo fine di non effettuare il pagamento.
In questi casi il creditore deve effettuare delle indagini per accertare il reale stato di insolvenza della controparte.
Per questo motivo è importante mantenere il dialogo aperto con il debitore per ottenere maggiori informazioni sull’attivazione della procedura di sovraindebitamento.
Come verificare se il debitore ha avviato il Sovraindebitamento
Verificare se un debitore ha avviato la procedura di sovraindebitamento è importante per capire la sua situazione finanziaria e quali passi potrebbero essere intrapresi.
Una delle prime azioni da compiere è controllare presso il Tribunale competente, al fine di accertare se sia stata presentata una domanda di concordato preventivo o esdebitazione.
In particolare sarà utile effettuare un accesso presso la Cancelleria Fallimentare per effettuare un contratto degli atti depositati.
In questo modo sarà possibile verificare se sia stata aperta o meno una procedura di sovraindebitamento.
Ricorda di analizzare le eventuali comunicazioni ricevute dal debitore riguardanti l’avvio della procedura.
Qualora il debitore avesse avviato il sovraindebitamento, ti consiglio di richiedere supporto legale per partecipare al giudizio in qualità di creditore.
Come partecipare alla procedura
Per partecipare alla procedura di sovraindebitamento dovrai seguire le indicazioni che riceverai nella comunicazione inviata dal Liquidatore (ovvero il soggetto nominato dal Tribunale che avrà il compito di liquidare i beni del debitore).
In particolare l’articolo 14 sexies della Legge n. 3/2012 prevede che dopo aver verificato l’elenco dei creditori e la documentazione che attesta l’esistenza dei crediti, il Liquidatore forma l’inventario dei beni da liquidare.
Successivamente lo stesso Liquidatore informerà i creditori e i titolari dei beni mobili o immobili che possono partecipare alla liquidazione.
Per partecipare alla procedura i creditori devono depositare o inviare, anche tramite posta certificata, una domanda di partecipazione.
In mancanza di tali indicazioni, tutte le comunicazioni saranno effettuate solo tramite il deposito presso la cancelleria.
Il Liquidatore stabilisce anche la data entro cui le domande devono essere presentate e quella entro cui verrà comunicato al debitore e ai creditori lo stato passivo e altre utili informazioni.
La forma della domanda
Per partecipare a una liquidazione o richiedere la restituzione o la rivendicazione di beni mobili o immobili, è necessario presentare una domanda, tramite ricorso, che contenga:
- le generalità del creditore;
- l’importo del credito da liquidare o una descrizione dettagliata del bene richiesto;
- un breve riassunto dei fatti e degli elementi di diritto che motivano la richiesta;
- l’indicazione di un titolo di prelazione (se esistente);
- l’indirizzo pec, il numero di fax o l’elezione di domicilio nel comune che rientra nella circoscrizione del Tribunale competente.
Conclusione
Il sovraindebitamento è un problema complesso che coinvolge molte persone in situazioni di grave difficoltà finanziaria.
La legge offre un valido strumento per aiutare coloro che si trovano in uno stato di crisi e insolvenza a riorganizzare i propri debiti.
Allo stesso tempo il diritto del creditore è tutelato dal nostro ordinamento e non può essere mortificato in assenza di valide ragioni.
È importante analizzare il comportamento del debitore per valutare se il ricorso alla procedure di sovraindebitamento è fondato o se è finalizzato a ritardare il pagamento di alcuni crediti.
Ti consiglio di richiedere supporto legale al fine di analizzare i presupposti del sovraindebitamento e partecipare all’eventuale procedura di liquidazione.
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