Cessione del Credito: consigli e suggerimenti legali
Cessione del Credito: introduzione
Se hai bisogno di maggiori informazioni sulla cessione del credito, sei finito/a nel posto giusto.
In questo articolo ti spiegherò che cos’è la cessione del credito e come utilizzarla per risolvere le tue crisi finanziarie.
Tuttavia questo strumento può essere sfruttato anche da investitori che hanno intenzione di acquistare un credito per diversificare le entrate.
La cessione del credito è un’operazione giuridica attraverso la quale il creditore trasferisce a un terzo, detto cessionario, il proprio diritto di credito verso il debitore.
Questa pratica è regolata dal codice civile italiano e può avvenire per diversi motivi, come ad esempio per garantire liquidità immediata al creditore o per ridurre i rischi legati alla solvibilità del debitore.
Inoltre, il creditore può valutare la cessione dei propri crediti in casi di difficoltà finanziarie o nel momento in cui voglia liberarsi da oneri e incombenze relative alla gestione dell’attività di recupero del credito.
Ricorda che la cessione del credito deve essere effettuata con l’accordo tra le parti interessate e nel rispetto delle normative vigenti.
Ma prima di proseguire voglio fornirti alcune informazioni preliminari.
Cessione del Credito: definizione
La cessione del credito è un contratto attraverso il quale il creditore (cedente) trasferisce ad un terzo soggetto il suo diritto di credito nei confronti del debitore (cessionario)
Il trasferimento può avvenire a titolo oneroso o gratuito (articolo 1260 del Codice Civile).
Questa operazione permette al cedente di ottenere immediatamente liquidità in cambio dei crediti detenuti.
In questo modo il creditore si libera del rischio dell’insolvenza del debitore.
Il cessionario, d’altra parte, assume l’obbligo di recuperare il credito nei confronti del debitore originale e ne diventa titolare.
Pertanto, la cessione del credito favorisce la circolazione finanziaria e contribuisce alla creazione di nuove opportunità per aziende e privati nella gestione della propria liquidità.
Cessione del Credito: conseguenze
Il creditore ha il diritto di trasferire volontariamente o gratuitamente il proprio credito, anche senza l’accordo del debitore, a condizione che:
- il credito non abbia natura strettamente personale;
- il trasferimento non sia proibito dalla legge.
Anche se le parti (creditore originario e debitore) possono escludere la cedibilità del credito, il patto di incedibilità non è opponibile al cessionario che ha acquisto in buona fede e che al momento della cessione non conosceva la presenza di questa condizione.
La cessione del credito è un contratto variabile che può essere utilizzato per diverse funzioni, come ad esempio la risoluzione di un debito o come garanzia.
Si basa sull’articolo 1325 del Codice Civile, che regola i contratti a “causa variabile”.
In ogni caso, il debitore è tenuto ad adempiere ai suoi obblighi indipendentemente dal creditore, e non può essere esonerato da questa responsabilità.
Per questo motivo la norma (articolo 1260 del Codice Civile) non considera necessario il consenso del debitore ceduto.
I protagonisti della Cessione del Credito
La cessione coinvolge tre figure fondamentali:
- il cedente;
- il cessionario;
- il ceduto o debitore ceduto.
Conoscere le differenze tra queste tre figure è importante per comprendere le responsabilità giuridiche di ogni parte durante la negoziazione contrattuale.
Vediamo nel dettaglio ogni singolo ruolo.
Il Cedente
Il cedente è colui che trasferisce a titolo definitivo il proprio credito a un’altra persona.
In ambito bancario il cedente viene spesso definito anche “originator”, ovvero il soggetto da cui trae origine il credito.
Durante la negoziazione, il cedente deve fornire all’acquirente tutte le informazioni necessarie riguardanti la natura del credito e le condizioni contrattuali nel rapporto creditorio con il debitore.
È fondamentale per il cedente esibire tutta la documentazione che consenta di provare l’esistenza del diritto che sarà ceduto.
Nel corso delle trattative con l’acquirente il cedente deve assicurarsi che le informazioni divulgate sul credito rimangano riservate.
In questi casi è preferibile far firmare alla controparte (interessata all’acquisto) un accordo di riservatezza prima di procedere con la scambio dei documenti.
Il Cessionario
Il cessionario è il soggetto che acquista il credito e si sostituisce al creditore originario.
Le finalità di acquisto di un credito possono essere differenti.
Negli ultimi anni il mercato della compravendita dei crediti ha registrato un grande volume di affari in Italia.
In particolare molte società di investimento e fondi internazionali si sono concentrate sull’acquisto di crediti di origine bancaria (in cui il creditore cedente è un istituto di credito).
Nel corso della negoziazione il cessionario deve valutare la qualità del credito e analizzare la documentazione fornita dal cedente.
In questa fase si svolge un’attività di analisi, investigazione e raccolta dei dati che viene definita “due diligence“.
Dopo la stipula dell’atto di cessione l’acquirente ha l’obbligo di versare al cedente l’importo dovuto in cambio del trasferimento del diritto di credito.
Il cessionario è tenuto a rispettare le condizioni contrattuali tra il creditore originario e il debitore.
Il Ceduto
Il ceduto (o debitore ceduto) è colui che, una volta notificata la cessione, diventa obbligato a pagare il creditore cessionario anziché il creditore originale.
Questo passaggio di responsabilità comporta una sostituzione giuridica del beneficiario dell’obbligazione di pagamento.
Nel corso delle trattative di cessione il ceduto non è parte della negoziazione, e solitamente viene informato soltanto dopo il perfezionamento dell’accordo tra cedente e cessionario.
È fondamentale che il debitore ceduto venga tempestivamente informato della cessione del credito e delle nuove modalità di pagamento, al fine di evitare di effettuare il pagamento nei confronti del creditore originario.
Il ceduto può evitare la cessione del suo credito stabilendo nel rapporto contrattuale originario di escludere la cedibilità.
Tuttavia, secondo quanto previsto dal secondo comma dell’articolo 1260 del Codice Civile, tale accordo non preclude i diritti del cessionario che ha acquistato in buona fede.
Infatti l’accordo di incedibilità (tra creditore originario e debitore ceduto) non sarà opponibile al cessionario se quest’ultimo dimostra di non essere stato a conoscenza del divieto di cessione.
Cessione del Credito: categorie
Le categorie di cessione del credito possono essere molteplici e variano in base alla tipologia del credito e in base all’accordo tra cedente e cessionario.
In particolare possiamo distinguere le seguenti categorie:
- Cessione del credito pro soluto;
- Cessione del credito pro solvendo;
- Cessione del credito in blocco;
- Cessione del credito single name.
Conoscere le differenze tra le principali tipologie di cessione ti permetterà di gestire correttamente l’attività di negoziazione con l’acquirente.
Analizziamo le categorie nel dettaglio.
Cessione del Credito Pro Soluto
La cessione pro soluto si verifica quando il creditore decide di trasferire tutti i diritti e gli obblighi legati al credito all’acquirente, liberandosi così da ogni responsabilità in caso di mancato pagamento del debitore.
In particolare il creditore originario non è responsabile in caso di inadempimento del debitore.
Il rischio di insolvenza di quest’ultimo ricade unicamente sul terzo cessionario.
Questo tipo di cessione si verifica tipicamente nel contesto dei finanziamenti bancari o delle transazioni commerciali complesse.
Nella cessione pro soluto il creditore desidera disfarsi completamente della sua posizione creditoria senza bisogno di mantenere alcun legame con il debitore ceduto.
Inoltre, questo genere di cessione offre una maggiore sicurezza alle parti coinvolte poiché garantisce una chiara divisione dei ruoli tra venditore e acquirente del credito.
Cessione del Credito Pro Solvendo
La cessione pro solvendo avviene quando il creditore decide di trasferire il suo credito ad un terzo, mantenendosi comunque responsabile nei confronti dell’acquirente nel caso in cui il debitore non adempia agli obblighi contrattuali.
In particolare creditore originario rimane responsabile nei confronti del terzo cessionario in caso di insolvenza del debitore.
Questo comporta che il cedente sarà liberato dalla propria obbligazione solo dopo che il debitore ceduto ha effettuato il pagamento (al cessionario).
Questo tipo di cessione può essere utilizzata in situazioni dove vi è la necessità di garantire l’adempimento dell’obbligazione e convincere il cessionario acquirente che l’operazione risulti vantaggiosa.
Questa modalità offre maggiore sicurezza al cessionario rispetto alla generica cessione del credito, poiché viene garantito l’adempimento dell’obbligazione da parte del cedente in caso di mancato pagamento del debitore ceduto.
Cessione del Credito in Blocco
Nella cessione in blocco il cedente trasferisce una pluralità di crediti al medesimo cessionario con un unico atto di trasferimento.
Questa tipologia di cessione riguarda crediti individuabili in blocco che presentano caratteristiche tra loro omogenee.
In particolare i rapporti giuridici ceduti hanno un comune elemento distintivo, come ad esempio il settore economico, l’area territoriale o la tipologia di debitore.
L’articolo 58 del Testo Unico Bancario prevede che la Banca d’Italia fornisce istruzioni riguardo alle cessioni in blocco di aziende, rami d’azienda, beni e rapporti giuridici a banche.
In determinati casi, le istruzioni possono stabilire che sia necessaria l’approvazione della Banca d’Italia per le operazioni di maggiore importanza.
Ai fini del perfezionamento della cessione dei crediti in blocco la parte acquirente procede a comunicare la cessione tramite avviso sulla Gazzetta Ufficiale.
Tale adempimento produce gli effetti indicati nell’articolo 1264 del Codice Civile e la cessione si intende notificata ai debitori con tutte le relative conseguenze giuridiche.
Questo tipo di operazione è solitamente utilizzata nel settore finanziario e bancario e prevede la stipula di accordi di cessione tra banche e imprese che operano nel mercato dei crediti (se vuoi approfondire il tema leggi questo articolo).
Cessione del Credito Single Name
Nella cessione “single name” il cedente trasferisce un singolo credito ad un cessionario con un unico atto di trasferimento.
Le parole “single name” significano letteralmente “singolo nome” e si riferiscono alla singola posizione creditoria oggetto della cessione.
In ambito bancario la singola posizione debitoria viene identificata con un numero di NDG (Numero Direzione Generale – Numero di Gestione), cioè il numero identificativo del singolo prodotto fornito al cliente.
Pertanto se il debitore ceduto ha maturato differenti debiti nei confronti del cedente (esempio: scoperto di conto corrente; esposizione derivante da mutuo o altro finanziamento), ogni posizione avrà un differente numero di NDG.
Questa tipologia di cessione si verifica quando il cessionario è interessato alle caratteristiche che presenta un determinato credito e pertanto è intenzionato ad acquistare una singola posizione.
La cessione single name garantisce al creditore una maggiore flessibilità, poiché gli consente di incrementare la redditività del proprio portafoglio.
Infatti la cessione di una singola posizione può avvenire per un importo maggiore rispetto all’importo richiesto per le cessioni in blocco.
Questo genere di cessione si verifica spesso nell’ambito dei crediti ipotecari.
In questi casi il cessionario formula un’offerta per acquistare un credito garantito da ipoteca, poiché è interessato all’immobile su cui è vantato il privilegio.
Cessione del credito: le regole fondamentali
La cessione del credito è un istituto complesso che richiede l’osservanza di alcune regole fondamentali.
Innanzitutto è necessario svolgere le trattative di acquisto definendo in anticipo l’oggetto della cessione.
In seguito, dopo che il cessionario avrà valutato la convenienza dell’affare, sarà necessario stipulare un contratto che specifichi i dettagli della cessione.
Dopo aver perfezionato la cessione, sarà necessario comunicare al debitore l’avvenuta cessione, indicando il nome e gli estremi identificativi del nuovo creditore.
Per questo motivo voglio fornirti alcune regole per concludere la cessione del credito senza errori.
1) Definisci il perimetro della Cessione
Durante le trattative con il cessionario definisci il perimetro della cessione.
Se il debitore ha più di un debito nei tuoi confronti specifica in sede di negoziazione quale posizione intendi cedere.
E’ indispensabile identificare con precisione la posizione creditoria e raccogliere tutti i documenti che provano l’esistenza del diritto.
In questi casi è utile conservare le comunicazioni scambiate con il debitore per dimostrare che il credito non è stato contestato.
2) Stipula un Contratto di Riservatezza
Prima di definire la cessione stipula un contratto di riservatezza (anche conosciuto con il termine NDA – Non-Disclosure Agreement) con il cessionario.
Questo accordo ti tutela per garantire la riservatezza delle informazioni divulgate durante le trattative.
Dentro l’NDA stabilisci una penale di risarcimento nel caso di violazione dell’obbligo di riservatezza.
Se il cessionario non è disposto a firmare l’accordo ti consiglio di interrompere immediatamente le trattative.
La diffusione di informazioni riservate può esperti a possibili responsabilità e contenziosi legali.
3) Comunica la Cessione al Debitore
Dopo aver completato la cessione del credito, comunica al debitore ceduto l’avvenuto traferimento.
La cessione di un credito ha effetto nei confronti del debitore ceduto solo se questi l’ha accettata o quando gli è stata notificata (come prevede l’articolo 1264 del Codice Civile).
Ti consiglio di inviare una raccomandata A/R (con avviso di ricevimento) in cui avvisi il debitore della cessione.
Ricordati, inoltre, di inserire nella comunicazione gli elementi essenziali ed identificativi della posizione ceduta.
Non è necessario che il debitore fornisca il suo consenso ma è comunque indispensabile che venga informato del trasferimento affinché sappia in favore di chi dovrà effettuare il pagamento.
Da questo momento in poi i versamenti vanno effettuati al terzo cessionario.
Se il credito è vantato nei confronti di più soggetti o se la posizione sarà necessario inviare la raccomandata A/R anche a quest’ultimi.
In ambito bancario il credito è spesso garantito dalla presenza di un garante, ovvero un soggetto che non ha beneficato del rapporto ma che si è impegnato a garantire il creditore in caso di mancato pagamento del debitore originario.
Se hai intenzione di acquistare un credito bancario verifica se la posizione è vantata anche nei confronti di un garante.
La comunicazione della cessione deve essere inviata anche ai garanti.
In ogni caso la mancata notificazione dell’avvenuta cessione del credito non libera il garante in caso di insolvenza del debitore.
4) Provvedi ad annotare la Cessione
Quando il credito è garantito da ipoteca la cessione del credito deve essere annotata a margine della nota di iscrizione ipotecaria ai sensi dell’articolo 2843 del Codice Civile.
L’annotazione consiste nella comunicazione alla Conservatoria del nominativo del nuovo titolare del credito che verrà sostituito all’interno della nota di iscrizione ipotecaria.
Tale adempimento viene effettuato a cura del notaio rogante, a spese del cessionario.
Grazie a tale annotazione quando verrà effettuata l’ispezione ipotecaria risulterà il nominativo del cessionario.
In mancanza di tale adempimento la cessione non è opponibile ai terzi.
Questo significa che gli altri creditori del debitore ceduto potrebbero eccepire che il credito acquistato non è ipotecario.
Conclusione
La cessione del credito si presenta come una strategia finanziaria versatile che offre ai creditori la possibilità di convertire i propri crediti in liquidità immediata.
Lo strumento della cessione del credito migliora la gestione del capitale circolante delle imprese e favorisce anche lo sviluppo economico poiché permette di effettuare investimenti mirati.
Tuttavia, è fondamentale che tutte le parti coinvolte comprendano le conseguenze e i rischi legati a questo tipo di transazione.
Per questo motivo è indispensabile condurre un’attenta e rigorosa analisi legale e finanziaria, per evitare errori e scongiurare il rischio di possibili contenziosi.
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