Come recuperare crediti insoluti: le 3 strategie più utilizzate dagli istituti di credito
Scopri come recuperare crediti insoluti studiando il comportamento delle banche
Ci sono molte tecniche che ti suggeriscono come recuperare crediti insoluti.
Ogni strumento (consentito dalla legge) che ti consente di ottenere il pagamento da parte del debitore può essere adattato alle tue esigenze e alla tua realtà aziendale.
Il modo migliore per raggiungere un risultato è quello di studiare chi è più esperto di noi in un determinato settore.
Lo studio degli esperti ci permette spesso di evitare di commettere errori individuando immediatamente le soluzioni migliori per risolvere un problema.
Per questo motivo in questo articolo ho deciso di spiegarti quali sono le strategie più utilizzate dagli istituti di credito per il recupero dei crediti insoluti.
Analizzando il comportamento delle banche potrai organizzare la tua strategia di recupero in modo corretto avendo già un modello da seguire, che potrai adattare alla tua situazione aziendale.
Prima di proseguire però voglio spiegarti un concetto molto utile.
La distinzione dei crediti insoluti
Non tutti i crediti insoluti sono uguali: secondo le direttive della Banca d’Italia i crediti che non sono recuperati da diverso tempo (anche definiti come crediti deteriorati o crediti NPL) vengono suddivisi in 3 categorie.
Crediti “past due”
Il credito si definisce “past due” quando non viene incassato per oltre 90 giorni dalla data di scadenza.
Crediti “unlikely to pay”
Il credito si definisce “unlikely to pay” quando è scaduto da più di 90 giorni ed il creditore ipotizza che il debitore non rispetterà l’obbligazione di pagamento.
Crediti “defaulted”
Il credito si definisce “defaulted” quando è scaduto da più di 90 giorni ed il debitore si trova in uno stato di crisi duraturo che gli impedisce di effettuare il pagamento.
In questa pagina puoi trovare una spiegazione più completa del processo di deterioramento del credito.
Dopo averti spiegato la distinzione delle sofferenze bancarie, passiamo ad analizzare le 3 strategie principali che ti permetteranno di capire come recuperare crediti insoluti.
Come applicare le strategie di questo articolo
Analizza la natura del tuo credito, utilizzando i criteri di distinzione forniti dalla Banca d’Italia.
Non appena hai individuato la categoria in cui inserire il tuo credito insoluto, analizza la strategia utilizzata dalle Banche e adattala al tuo caso, applicando le modifiche opportune.
Le 3 strategie per sapere come recuperare crediti insoluti.
La trattativa stragiudiziale e la mediazione per i crediti “past due”
Quando il credito è scaduto da 90 giorni la maggior parte degli istituti di credito procedono immediatamente con l’instaurazione di una trattativa stragiudiziale.
Secondo le statistiche fornite da Banca d’Italia, quando il credito è poco deteriorato (come nel caso dei crediti “past due”) le probabilità di recupero tramite attività stragiudiziale crescono notevolmente.
Anche la mediazione civile è uno strumento utile in questi casi, ma è un rimedio meno utilizzato per via di maggiori costi di avvio.
Se il tuo credito insoluto rientra nella categoria dei “past due” ti conviene avviare una trattativa stragiudiziale o una mediazione civile.
La ristrutturazione o il rifinanziamento per i crediti “unlikely to pay”
Quando il credito è scaduto da più di 90 giorni, e si ritiene probabile che il debitore non effettuerà il pagamento, molti istituti di credito decidono di proporre alla controparte una ristrutturazione del debito mediante rifinanziamento.
Il rifinanziamento consiste nell’erogazione di una nuova somma di denaro che in parte azzera il precedente debito, ed in parte rimane nella disponibilità del correntista per consentirgli di effettuare nuove operazioni imprenditoriali.
Si tratta di uno strumento finanziario tecnico molto utilizzato per le aziende che non elimina il debito (semmai lo aumenta) ma consente al debitore in difficoltà di avere una nuova disponibilità economica che può utilizzare per risollevare la propria attività.
Se il tuo credito insoluto rientra nella categoria degli “unlikely to pay” puoi suggerire al tuo debitore di rinegoziare le modalità di pagamento, inserendo delle scadenze più dilazionate, o compensando il tuo credito con beni o servizi erogati dal tuo stesso debitore.
Lo comprendo non è la soluzione ideale (tutti preferiscono il pagamento in denaro), ma a volte può essere una soluzione intelligente; sopratutto quando c’è il fondato timore che la tua controparte non riuscirà a pagare il suo debito.
La cessione o una procedura giudiziale per i crediti “defaulted”
Quando il credito è scaduto da più di 90 giorni, ed il debitore si trova in una situazione di crisi duratura, molti istituti di credito decidono di cedere la posizione a soggetti terzi.
In Italia il numero di crediti “defaulted” è molto alto e costituisce una vera e propria paralisi del sistema bancario.
A fronte di questa situazione di crisi “duratura” le banche decidono molto spesso di procedere con la cessione delle posizioni più problematiche dietro il pagamento di importo più basso che non copre certamente il valore nominale del credito ceduto.
In questo modo la Banca realizza un piccolo incasso che non copre certamente tutte le perdite subite, ma limita i danni dovuti dal mancato pagamento.
In altri casi, molte banche decidono di recuperare i crediti “defaulted” attraverso l’istaurazione di una procedura giudiziale per mettere pressione al debitore e costringerlo a pagare.
Se il tuo credito insoluto rientra nella categoria dei “defaulted” puoi scegliere se cedere la posizione a terzi, producendo un piccolo utile; in alternativa puoi scegliere di avviare una causa giudiziale contro il debitore.
In entrambi i casi si tratta di scelte molto delicate, che ti sconsiglio di prendere da solo: meglio richiedere un parere ad un legale o ad un consulente npl.
Sei giunto al termine di questo articolo. Eccoti un breve riepilogo:
Come recuperare crediti insoluti: quali sono le 3 strategie più utilizzate dagli istituti di credito?
- La trattativa stragiudiziale e la mediazione per i crediti “past due”;
- La ristrutturazione o il rifinanziamento per i crediti “unlikely to pay”;
- La cessione o una procedura giudiziale per i crediti “defaulted”.
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Tino Crisafulli ➜ avvocato e Founder di RecuperoLegale.it
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