Decreto provvisoriamente esecutivo: i 3 casi in cui è possibile ottenerlo
Che cos’è e quando è possibile ottenere un decreto provvisoriamente esecutivo
Hai mai sentito parlare di decreto provvisoriamente esecutivo?
Se devi recuperare un credito e sei costretto a promuovere una causa giudiziale, il decreto provvisoriamente esecutivo potrebbe rivelarsi lo strumento più adatto per ottenere il pagamento da parte del debitore in tempi molto rapidi.
In questo articolo ti spiegherò cos’è un decreto provvisoriamente esecutivo e quali sono i casi principali in cui il Giudice accoglierà la tua richiesta di provvisoria esecuzione.
Decreto provvisoriamente esecutivo: le differenze con quello NON esecutivo
Quando il decreto ingiuntivo viene emesso nella forma NON “immediatamente esecutiva”, il debitore sarà obbligato al pagamento nei confronti del creditore dopo un termine di 40 giorni.
Questo termine decorre dal momento in cui il decreto ingiuntivo viene notificato.
Il decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo, invece, è quel provvedimento giudiziale che obbliga il debitore al pagamento immediato di una somma di denaro nei confronti del creditore.
Quindi, se hai ottenuto un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, puoi notificarlo insieme all’atto di precetto senza dover attendere il termine di 40 giorni previsto dal codice di procedura civile.
Questo significa che potrai pignorare i beni del debitore molto prima rispetto ai tempi previsti dalla legge; in questo modo otterrai un enorme vantaggio rispetto agli altri creditori.
Come richiedere un decreto provvisoriamente esecutivo
Prima di dirti quali sono i principali casi in cui è possibile ottenere un decreto immediatamente esecutivo devi sapere che la provvisoria esecuzione viene concessa dal giudice su istanza del ricorrente (art. 642 1° comma).
Ricorda quindi che la provvisoria esecuzione va espressamente richiesta.
In alcuni casi può capitare che il giudice emetta un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo senza che tu lo richieda.
A tal proposito ricorda che la concessione della provvisoria esecuzione in alcuni casi è espressamente prevista dalla legge (art. 642 c.p.c. 1° comma) in altri invece è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice (art. 642, 2° comma).
Il decreto ingiuntivo diventa definitivamente esecutivo…
Dopo aver notificato un decreto provvisoriamente esecutivo il debitore avrà 40 giorni di tempo per impugnare il provvedimento.
Se sono trascorsi 40 giorni senza che il debitore presenti opposizione, il decreto ingiuntivo diventa definitivamente esecutivo e non può essere più contestato dalla controparte.
I principali casi i cui è possibile ottenere un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo sono 3.
Quando il credito si fonda su delle cambiali scadute da più di tre anni
In questo articolo ti ho già spiegato che la cambiale firmata dal debitore (e munita di una corretta marca da bollo sul retro), costituisce un titolo esecutivo.
Per titolo esecutivo si intende quel provvedimento giudiziale o stragiudiziale che ti consente di procedere direttamente con l’esecuzione forzata (il pignoramento) nei confronti del tuo debitore.
Se possiedi delle cambiali firmate dal debitore puoi notificare un atto di precetto senza dover ottenere prima un decreto ingiuntivo.
In questo caso, infatti, le cambiali sono già un titolo esecutivo e non c‘è bisogno che tu agisca in giudizio per ottenerlo.
Se, invece, possiedi delle cambiali scadute da più di tre anni non puoi notificare l’atto di precetto ma puoi utilizzarle come prova scritta per ottenere un decreto ingiuntivo (art. 642 c.p.c. 1° comma).
In questo caso, infatti, potrai richiedere ed ottenere dal giudice la provvisoria esecuzione del decreto.
Quando il credito si fonda su un documento sottoscritto dal debitore
Se possiedi un documento firmato dal debitore in cui egli riconosce il suo debito (ad esempio una scrittura privata o un accordo stragiudiziale), ti conviene utilizzarlo come prova scritta del credito per ottenere un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo.
Infatti, il documento sottoscritto dal debitore viene considerato una prova dell’esistenza del diritto di credito e ti permetterà di ottenere dal giudice la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo (art. 642, 2° comma).
Se non hai stipulato un contratto con il tuo debitore, ma ad esempio il tuo credito si fonda su fatture, ti consiglio di far firmare un accordo transattivo alla controparte (in questo caso è meglio affidarsi ad un legale).
Se il debitore non dovesse effettuare il pagamento, la firma di questo accordo potrebbe procurarti un vantaggio in sede giudiziale, poiché ti permetterà di ottenere un decreto provvisoriamente esecutivo.
Quando il tuo debitore è un’azienda che si trova in stato di “liquidazione”
Se il tuo debitore è un’azienda che si trova in stato di “liquidazione” potresti ottenere un decreto provvisoriamente esecutivo.
Questa situazione, infatti, può procurarti un enorme vantaggio se dimostri al giudice che lo stato in cui si trova l’azienda debitrice può pregiudicare in modo grave il tuo credito (art. 642, 2° comma).
Infatti la procedura di liquidazione, costituisce spesso (ma non sempre) l’anticamera dell’estinzione della società (o in alcuni casi precede lo stato di fallimento).
Grazie a questa procedura l’azienda cerca di ottenere il denaro necessario per pagare i creditori attraverso la vendita di beni mobili o immobili o attraverso la riscossione di crediti.
Pertanto, se scopri che il tuo debitore è un’azienda in liquidazione, chiedi al giudice la provvisoria esecuzione del decreto specificando che il tuo credito è in pericolo perché il tuo debitore potrebbe fallire da un momento all’altro.
Per dimostrare che quanto affermi è vero ti consiglio di utilizzare i seguenti documenti:
- un visura camerale aggiornata della società debitrice, dalla quale si possa dimostrare che la stessa ha promosso la procedura di liquidazione volontaria;
- qualsiasi prova che dimostri che la società debitrice ha promosso la procedura di liquidazione volontaria a causa della presenza di molteplici debiti.
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Quali sono i 3 casi in cui è possibile ottenere un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo?
- Quando il credito si fonda su delle cambiali scadute da più di tre anni;
- Quando il credito si fonda su un documento sottoscritto dal debitore;
- Quando il tuo debitore è un’azienda che si trova in stato di “liquidazione”.
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Teresa Rossi ➜ avvocato e Founder di RecuperoLegale.it
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