Fatture non pagate: scopri 3 pericoli per il tuo credito

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Fatture non pagate: introduzione

Se vanti un credito fondato su fatture non pagate, senza aver firmato un contratto, sei nel posto giusto.

In questo articolo ti spiegherò come recuperare un credito fondato su fatture non pagate e come evitare errori in caso di contenzioso.

Probabilmente ti chiedi se le fatture non pagate costituiscono una prova sufficiente per instaurare una causa giudiziale e recuperare il tuo credito.

Non preoccuparti, la fattura è certamente un documento idoneo che puoi utilizzare per ottenere il pagamento dalla controparte.

Tuttavia possono sorgere alcuni problemi in caso di contenzioso giudiziario.

Nella pratica commerciale molti imprenditori concludono accordi con i propri clienti senza firmare un contratto scritto.

Sono numerosi i casi in cui i committenti versano un acconto, chiedono l’emissione della fattura e successivamente non saldano il debito.

Questa circostanza si verifica spesso per chi vende prodotti o fornisce servizi online.

Se il tuo credito è fondato solo su fatture non pagate, senza un contratto scritto, l’attiva di recupero è certamente possibile.

Per questo motivo voglio suggerirti come evitare alcuni errori che potrebbero rendere più difficile il pagamento del debitore.

Prima di proseguire è necessario fornirti alcune definizioni preliminari.

Fatture non pagate: definizione

Le fatture non pagate sono documenti contabili emessi da un’azienda in seguito alla conclusione di transazioni commerciali con i propri clienti.

Tali documenti costituiscono la prova di un debito insoluto nei confronti dell’azienda, in quanto il pagamento pattuito non è stato effettuato entro la scadenza concordata.

Le fatture non pagate costituiscono un serio problema poiché influiscono direttamente sulla liquidità e sulla stabilità finanziaria delle imprese.

Il recupero tempestivo di un credito insoluto è essenziale per garantire la continuità operativa dell’azienda e per evitare problematiche di natura economica.

Inoltre, il monitoraggio costante delle fatture non pagate consente alle aziende di identificare precocemente eventuali rischi legati alla solvibilità dei clienti.

Per questo motivo è molto importante adottare strategie efficaci per gestire le fatture scadute al fine di proteggere la salute finanziaria dell’azienda.


Fatture non pagate: 3 rischi senza il contratto

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Le fatture non pagate rappresentano un serio rischio per il recupero crediti di un’azienda e possono comprometterne la sua stabilità finanziaria.

I crediti non incassati possono influenzare negativamente il flusso di cassa e ridurre lo score finanziario di un’impresa.

La presenza di fatture non pagate mette a repentaglio la solidità dell’azienda nel lungo termine poiché influisce pesantemente sul suo bilancio.

Il recupero di un credito su fatture non pagate può comportare alcuni rischi per il creditore.

Infatti la semplice presenza di fatture non ha lo stesso peso giuridico di un contratto.

Le fatture sono documenti unilaterali che possono dimostrare l’esistenza di un rapporto economico tra le parti coinvolte nell’affare.

Tuttavia senza un’accettazione esplicita e formale da parte del debitore, le fatture possono facilmente essere contestate o ritenute non valide.

Per questo motivo esistono alcuni rischi a cui il creditore in caso di fatture non pagate senza la firma di un contratto.

Vediamo quali sono.

Rischio n. 1 – Mancata concessione della provvisoria esecuzione 

La fattura è ritenuta dai giudici un documento idoneo per ottenere l’emissione del decreto ingiuntivo.

Anche in mancanza di un accordo scritto, il creditore può ottenere un provvedimento giudiziale di condanna contro il debitore che non ha pagato la fattura.

Questo accade perché, durante il procedimento di ingiunzione, il giudice è chiamato a verificare la fondatezza della pretesa creditoria solo sulla base dei documenti esibiti.

La fattura commerciale quindi rappresenta idonea prova scritta sempre che ne risulti la regolarità amministrativa e fiscale (art. 634 del Codice di Procedura Civile).

In questi casi però il decreto ingiuntivo non viene emesso provvisoriamente esecutivo (art. 642 del Codice di Procedura Civile).

La provvisoria esecuzione consente al creditore di iniziare direttamente l’attività esecutiva.

In questo caso non è necessario aspettare il decorso del termine di 40 giorni previsto per l’opposizione (per avere maggiori informazioni su questo tema ti consiglio di leggere questo articolo).

Se il creditore non ha un contratto sottoscritto dal debitore il giudice difficilmente emetterà un decreto esecutivo.

Fatture non pagate: un consiglio per ottenere la provvisoria esecuzione

Se non possiedi un contratto rischi di non ottenere la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo.

Devi sapere però che puoi risolvere il problema nella fase che precede il deposito del ricorso.

Prima di iniziare l’attività legale puoi provare ad avviare un’azione stragiudiziale di risoluzione della controversia.

Il tuo obiettivo dovrà essere quello di far firmare al debitore un accordo scritto (che ha come oggetto un accordo di piano di rientro del debito o un accordo di saldo e stralcio).

La presenza di documento sottoscritto dal debitore che prova l’esistenza del debito facilita il recupero del tuo credito.

In questi casi la legge prevede che il giudice può concedere la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo.

Se il creditore produce documentazione sottoscritta dal debitore, comprovante il diritto fatto valere (art. 642 del Codice di Procedura Civile) il giudice potrà emettere il provvedimento nella forma “provvisoriamente esecutivo”.

Rischio n. 2 – Possibile opposizione del debitore

Se ottieni un decreto ingiuntivo fondato su fatture non pagate il debitore potrà facilmente presentare opposizione (art. 645 del Codice di Procedura Civile) contestando l’esistenza del rapporto.

In questa ipotesi, in mancanza di un accordo scritto, potrebbe essere difficile provare l’origine del credito.

Infatti la fattura costituisce un documento unilaterale proveniente dal creditore.

Se il debitore si oppone al decreto ingiuntivo nel corso del giudizio la fattura non è considerata una prova documentale sufficiente.

Essa rappresenta un mero indizio della stipulazione del contratto e dell’esecuzione della prestazione indicata.

Fatture non pagate: un consiglio in caso di opposizione

Se non possiedi un contratto e il debitore si oppone al decreto ingiuntivo dovrai produrre ulteriori prove.

Infatti, se il debitore si oppone al decreto ingiuntivo è compito del creditore dimostrare l’esistenza del credito attraverso prove concrete.

Per dimostrare l’esistenza del rapporto con il tuo debitore, puoi avvalerti di testimoni oppure puoi produrre in giudizio le email o i messaggi whatsapp scambiati con la controparte.

In particolare i messaggi scambiati tramite chat sono considerati prove atipiche e possono essere prodotti nel giudizio.

Per questo motivo ti consiglio di conservare con cura tutta la corrispondenza scambiata con il debitore, al fine di poterla sfruttare in caso di opposizione a decreto ingiuntivo.

La corretta gestione dei documenti è fondamentale per tutelare i propri interessi e ottenere il recupero del credito.

Rischio n. 3 – Possibile contestazione dell’importo della fattura

Può accadere che il debitore si opponga al decreto ingiuntivo contestando l’importo della fattura e non l’esistenza del rapporto.

La mancanza di un accordo scritto rende difficile per il creditore dimostrare l’ammontare del corrispettivo pattuito con il cliente.

In fase di opposizione la fattura non è considerata una prova documentale sufficiente e dovrai dimostrare con altri mezzi la fondatezza della tua pretesa.

In questo caso puoi produrre lo scambio di email con il tuo cliente dove viene concordato l’importo della prestazione eseguita.

Ricorda che in alcuni contenziosi il giudice può decidere di nominare un consulente tecnico d’ufficio (ctu) per ottenere dei pareri di natura tecnica sui temi trattati nel giudizio.

In alcuni casi il consulente tecnico d’ufficio (ctu) avrà il compito di accertare la corretta quantificazione del credito per cui è sorta la controversia.

Fatture non pagate: un consiglio in caso di contestazione

Anche in questo caso è importante conservare ogni comunicazione scambiata con il debitore.

In particolare nel corso del giudizio dovrai produrre e mettere in risalto i messaggi con i quali la controparte ha approvato il tuo lavoro e ti ha “autorizzato” a emettere fattura.

Infatti nella maggior parte delle transazioni commerciali, esiste un momento nel quale il fornitore (colui che fornisce un bene o servizio) conclude la sua obbligazione.

Spesso queste fasi del rapporto contrattuale possono essere dimostrate attraverso la corrispondenza scambiata con il cliente.

Nel caso in cui la controparte abbia autorizzato l’emissione della fattura, potrai sostenere le parti avevo raggiunto un accordo sulla quantificazione del compenso.

Infatti la mancata contestazione del debitore potrebbe convincere il giudice che vi era un accordo sull’importo del credito insoluto.

In alcuni contenziosi questa strategia ha funzionato.

Tuttavia la tesi processuale del creditore dovrà essere verificata dal giudice, dopo aver analizzato il reale svolgimento dei fatti e i comportamenti delle parti.


Conclusione

Le fatture non pagate rappresentano un problema significativo nel settore del recupero crediti, in quanto incidono direttamente sulla liquidità delle imprese.

È fondamentale agire prontamente per evitare che il credito possa invecchiare e che possa essere danneggiato irrimediabilmente dagli effetti della prescrizione.

Tuttavia prima di promuovere un’azione legale è necessario analizzare i rischi a cui il creditore si espone durante il contenzioso.

Infatti, oltre al potenziale deterioramento dei rapporti commerciali con il debitore, vi è il rischio di dover affrontare costosi procedimenti giudiziari.

Per questo motivo è importante adottare una corretta strategia di gestione del credito che preveda controlli accurati e una comunicazione efficace con la controparte.

Solo così sarà possibile minimizzare i rischi connessi alle fatture non pagate e proteggere la salute finanziaria della tua impresa.

Fatture non pagate - rischi senza il contratto


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Autore

Teresa Rossi

Avvocato • Credit Advisor • Founder di Recupero Legale

Specializzata in Credit Management • Immobiliare • Due Diligence

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