Canoni di affitto non pagati: 3 consigli utili per il locatore

Canoni di affitto non pagati

Come deve comportarsi il proprietario in presenza di canoni di affitto non pagati

Com’è possibile recuperare i canoni di affitto non pagati?

Mi è capitato molte volte di rispondere a questa domanda: il diritto di credito non nasce soltanto per la vendita di beni o servizi, ma anche dal mancato pagamento dei canoni di locazione immobiliare.


Che cos’è la locazione immobiliare?

La locazione immobiliare è quel contratto con cui il proprietario di un appartamento concede il bene in affitto a terzi dietro il pagamento di un canone mensile.

Colui che riceve in affitto l’immobile viene anche definito “conduttore” o anche “affittuario”, mentre invece il proprietario viene definito “locatore”.

Se il conduttore (colui che riceve in affitto l’appartamento) non corrisponde i canoni di affitto al proprietario, quest’ultimo ha il diritto di ottenere il pagamento delle mensilità non versate.


In questo articolo ti darò 3 utili consigli da seguire quando il tuo inquilino non paga più l’affitto.

Innanzitutto devi sapere che hai il diritto di agire in giudizio per ottenere l’adempimento dell’inquilino per i canoni di affitto non pagati e chiedere al giudice di sfrattarlo.

Ma prima di proseguire devo farti una premessa molto importante: per tutelare il tuo diritto di credito il contratto di locazione deve essere regolarmente registrato.

La mancata registrazione determina la nullità del contratto di affitto facendo venir meno tutti gli obblighi in esso contenuti.


Se sei il proprietario di casa ed il tuo inquilino non paga più l’affitto tieni presente questi 3 consigli.

1. VERIFICA SE L’INADEMPIMENTO DELL’INQUILINO E’ TEMPORANEO O DEFINITIVO

Se l’inquilino non paga l’affitto ti suggerisco prima di tutto di contattarlo e chiedere informazioni sui motivi del mancato pagamento.

In alcuni casi può trattarsi di una difficoltà temporanea ed instaurare un dialogo con l’inquilino può essere molto utile.

In questo modo tu hai la possibilità di capire quali sono le sue effettive intenzioni mentre lui non si sentirà sotto pressione.

Non inviare subito una diffida di pagamento all’inquilino moroso perché rischi di incrinare i rapporti se la sua difficoltà è momentanea.

Prova a contattarlo telefonicamente o se puoi recati presso l’appartamento affittato e incontralo di presenza.

In questo modo eviterai di perdere tempo e denaro; se la sua difficoltà economica è momentanea devi saperlo prima; non agire in giudizio inutilmente.

Ricorda, infatti, che la legge prevede la possibilità per l’inquilino di sanare la morosità alla prima udienza (del giudizio di convalida di sfratto) versando i canoni di affitto non pagati (art. 55 L. 1978 n. 392).

Se invece l’inquilino si rende irreperibile e rifiuta il dialogo agisci immediatamente in giudizio per recuperare il tuo credito.

Se vuoi sapere cosa devi fare per sfrattare l’inquilino che non paga l’affitto leggi questo articolo.


2. VERIFICA LE CONDIZIONI ECONOMICHE E FAMILIARI DELL’INQUILINO

Se l’inquilino si trova in comprovate situazioni di difficoltà (ad esempio ha a carico figli minori), la legge prevede per lui delle agevolazioni.

In pratica il tuo inquilino potrà evitare lo sfratto intimato per morosità anche dopo che lo hai citato in giudizio.

In questi casi egli ha la possibilità di pagare i canoni e gli oneri accessori scaduti in un tempo dilazionato ma generalmente entro 90 giorni.

Inoltre, se l’inquilino con minori a carico versa anche in condizioni economiche precarie per malattie gravi o disoccupazione, la legge prevede ulteriori proroghe in suo favore (per approfondire l’argomento clicca qui).

In queste ipotesi per te è prevista una procedura aggravata con molti ostacoli da superare tra cui soprattutto l’esecuzione dello sfratto.

Ricorda infatti che in presenza di minori gli ufficiali giudiziari sono soliti rinviare l’esecuzione fino a quando i servizi sociali del Comune non trovano un alloggio idoneo.


3. OTTIENI UN PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE PER PAGARE MENO TASSE

Ricorda che devi ottenere dal giudice il provvedimento di convalida di sfratto per morosità per evitare di pagare tasse sui canoni non percepiti (art. 26 TUIR).

Fino a quando non si conclude il giudizio sei obbligato a dichiarare all’Agenzia delle Entrate i canoni di locazione, anche se non stai incassando nessuna cifra.

La legge prevede in ogni caso la possibilità di ottenere, al momento della dichiarazione dei redditi dell’anno successivo, un credito di imposta di importo pari a quanto pagato nell’anno precedente per i canoni non percepiti.

Ma che cos’è un credito d’imposta?

Il credito d’imposta è un credito di cui il contribuente è titolare nei confronti dell’erario dello Stato.

In pratica al momento della dichiarazione dei redditi otterrai il rimborso di quanto ingiustamente versato l’anno precedente per non avere percepito i canoni di affitto.


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Canoni di affitto non pagati: quali sono i 3 consigli per il locatore?

  1. Verifica se l’inadempimento dell’inquilino è temporaneo o definitivo;
  2. Verifica le condizioni economiche e familiari dell’inquilino;
  3. Ottieni un provvedimento del giudice per pagare meno tasse.

Puoi leggere il riepilogo cliccando sull’infografica qui sotto

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Canoni di affitto non pagati: 3 consigli utili

Canoni di affitto non pagati: 3 consigli utili


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Teresa Rossi

Avvocato • Credit Analyst • Founder di Recupero Legale

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